MACERATA - Sabato 17 dicembre 2016 alle ore 10.30, presso il Centro Agroalimentare - via Po 297 – Piediripa (Mc), la Fondazione Girolamo Colonna insieme thumbnail IMG 20161217 WA0004al Centro di Solidarietà di Macerata ha organizzato una festa tra volontari, assistiti e membri della Fondazione, per trascorrere un momento di convivialità. Sono stati consegnati i cosiddetti pacchi alimentare, questa volta però, molto più ricchi e con regali per i bambini.
Al solito pacco alimentare mensile, la fondazione Colonna ha voluto aggiungere: carne, olio, formaggio, panettone, spumante, torrone, cioccolata e giocattoli stupendi per i bambini.
Le parole di Nicola Colonna figlio di Girolamo Colonna in memoria del quale è stata istituita la Fondazione: “vogliamo portare un po’ di serenità e calore dentro le case di queste famiglie”.
La Fondazione, che nasce con lo scopo di promuovere iniziative a sostegno di soggetti svantaggiati, non è nuova a questi gesti di carità verso le famiglie del Centro di solidarietà. Lo scorso novembre infatti ha donato un frigorifero, un congelatore e 10 contenitori isotermici professionali.
L’esperienza del Centro di Solidarietà di Macerata ha inizio nel 2000 e mira a rispondere al problema della povertà alimentare portando generi alimentari a persone e/o famiglie in gravi difficoltà economiche, dal rapporto con le quali spesso emergono anche altri bisogni oltre a quello strettamente legato al cibo.
Ad oggi vengono forniti circa 20.000 kg di alimenti all’anno a 377 assistiti di Macerata e comuni limitrofi, alcuni dei quali attualmente terremotati (Morrovalle, Corridonia, Petriolo, Pollenza, Camerino, Treia, Montecassiano, Monte San Giusto e Monte San Martino). La distribuzione avviene con cadenza mensile attraverso il lavoro volontario di circa 40 persone di tutte le età, da giovani universitari a pensionati, le quali dedicano il loro tempo per la composizione e la consegna del cosiddetto “pacco” degli alimenti.
Il desiderio di ritrovarsi insieme per festeggiare nasce dalla gratitudine reciproca dell’incontro con le persone a cui portiamo i pacchi. Infatti, compiendo questo gesto mensile ci accorgiamo che il primo bisogno è il nostro, che siamo noi in prima persona bisognosi di aprirci all'altro, facendo esperienza della carità.

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