ANCONA - Dopo l’entrata in vigore del Decreto Milleproroghe n.244 del 30 dicembre scorso, e nello specifico dell’art.6 - comma.8 che ha disposto la proroga crisi mercati ambulanti 2 770x513dei termini delle concessioni del commercio su aree pubbliche al 31/12/2018, si è generata una incertezza generale sia da parte delle Amministrazioni comunali, sia da parte degli Operatori del commercio. Infatti il decreto interviene a pochi giorni dalla data prevista per la presentazione delle domande per tali concessioni, e molti Comuni si trovano ad aver già attivato le procedure per il rinnovo.

A tutela dei propri associati Confartigianato ha indetto quindi un incontro informativo pubblico proprio per ricondurre la situazione sul binario della certezza e della omogeneità delle indicazioni da seguire. “Il decreto approvato dal Governo a fine anno - afferma il Presidente del Commercio Ambulante di Confartigianato Marche, Giacomo Delsere – sta creando grande incertezza e preoccupazione tra gli operatori del settore, circa 4.900 in tutta la Regione Marche che detengono nel complesso 80-100 mila licenze”.
L’incontro, previsto per lunedì 16 gennaio p.v. alle ore 16.00 presso la Sala Conferenze del Coni al Palarossini di Ancona, sarà un importante momento di confronto tra operatori, Amministrazioni locali, l’Anci e la Regione, per concordare una linea comune di comportamento.

Nonostante l’intesa trovata nella Conferenza Unificata Stato-Regioni sui criteri per il rilascio ed il rinnovo delle concessioni dei posteggi per l’esercizio del commercio su aree pubbliche che, nel rispetto dei principi della Direttiva “Bolkestein”, era riuscita sia a salvaguardare le peculiarità del commercio ambulante che tutelare gli operatori, la proroga in questione ha creato insicurezza nell’operatività e nelle considerazioni delle diverse scadenze. L’intuizione dei 40 punti riconosciuti all’occupante del posteggio assicurava infatti la stabilità della situazione fino al 2029 con la possibilità, nel frattempo, di poter ricercare e individuare una eventuale soluzione definitiva.

Come noto il commercio su aree pubbliche, che conta circa 9/10.000 occupati, vive un momento difficilissimo dovuto al contesto socio-economico del Paese e, in moltissimi casi, alle politiche locali. Il costo per il rinnovo di una concessione, tra diritti di segreteria, bolli, pratiche amministrative e spese varie, si aggira intorno agli 80-100,00 Euro. Se pensiamo che ogni operatore è titolare di circa una ventina di concessioni tra mercati e fiere, il costo complessivo per le operazioni di rinnovo si aggira intorno a 1.600/2.000 Euro per ogni impresa. Complessivamente, questo momento amministrativo genera per il settore del commercio su aree pubbliche un costo complessivo stimato tra gli 8 ed i 10 milioni di euro.

Confartigianato pertanto, sollecita i Comuni alla partecipazione all’incontro per fare chiarezza sulla questione e capire la linea d’azione più adeguata al fine di tutelare le imprese coinvolte che, in un contesto economico già difficile, non possono permettersi di accollarsi altri gravosi oneri che potrebbero rivelarsi inutili.