ANCONA - Emerge dal bilancio in modo chiaro che il fondo di riserva non può esser destinato ad altro se non che a finalità straordinarie e contingenti. Da questo fatto il consigliere regionale Luca Marconi in sede di bilancio ha evidenziato che non ci sono altre possibilità per finanziare nuove leggi se non quella di togliere risorse da destinazioni già fissate, cosa di per sé ovviamente antipatica e politicamente molto complessa. Marconi dichiara che non vuole rassegnarsi ad un simile stato di cose.luca marconi
“Accettare di svolgere nuova attività legislativa solo sulle proposte di Giunta, o per piccole correzioni di normative già esistenti, o per leggi di pura valenza morale senza possibilità di impegno di spesa è un modo molto ridotto e un poco avvilente di condurre l’attività legislativa.”
E’ pur vero, aggiunge Marconi, “che resta l’importante attività di ispezione e controllo dell’attività dell’esecutivo ma, sostiene ancora il capogruppo Udc, si possono attivare due nuovi canali d’impegno: il primo la rivisitazione della legislazione esistente per una radicale riduzione di quanto è superato e una semplificazione di quanto invece è ancora necessario mantenere; creare linee di finanziamento per poche nuove leggi di sistema in grado però di dare risposte a bisogni emergenti, soprattutto nei settori sanitario, dei servizi sociali e dell’ambiente.”
Credo, conclude Marconi, “che la maggioranza possa qualificarsi in questa capacità di essere innovativa senza rassegnarsi ad una visione che vorrebbe le regioni condannate alla manutenzione ordinaria e incapaci di coniugare il bene comune nel rapporto fra fatti e interesse pubblico. La meschina alternativa che resterebbe può essere solo quella del soddisfacimento di piccoli e particolarissimi interessi meglio noti come marchette”.