ANCONA - Il consigliere regionale PD, Enzo Giancarli, è il primo firmatario di un'interrogazione, sottoscritta anche da altri consiglieri componenti della Commissione regionale Sanità e che sarà tema dei lavori del prossimo Consiglio regionale (31 gennaio 2017), che mira a garantire quanto prima il trasporto non prevalentemente sanitario a tutti i pazienti che ne hanno bisogno, senza esclusione di categorie.Enzo Giancarli

Garantire fin da subito un trasporto non prevalentemente sanitario rispondente alle esigenze di disabili, pazienti oncologici e sottoposti a fisiochinesioterapia (FKT). È questo il punto focale dell'interrogazione avanzata dal consigliere regionale PD, Enzo Giancarli, primo firmatario dell'atto, per sapere quali specifiche iniziative la Giunta regionale intenda assumere per assicurare tale obiettivo e che sarà all'ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, in calendario per martedì 31 gennaio.
L'interrogazione di Giancarli, sottoscritta anche dai consiglieri regionali Federico Talè (PD), Elena Leonardi (FdI), Luca Marconi (Popolari-UdC), Marzia Malaigia (Lega Nord), tutti componenti della Commissione regionale Sanità, vuole stringere i tempi sulla garanzia di un servizio fondamentale per molti cittadini marchigiani, in attesa che il tavolo di confronto tra Servizio Salute, Croci, Associazioni di Volontariato, ANFASS e ASUR concluda il percorso di revisione della delibera di Giunta regionale 292/2012, relativa ai criteri per l'espletamento delle procedure di trasporto sanitario.
Revisione su cui il Consiglio regionale, già lo scorso ottobre, con l'approvazione di una mozione, aveva impegnato la Giunta regionale, chiedendo di portarla quanto prima a buon fine, oltre a chiedere, nello stesso contesto, la garanzia di un trasporto non prevalentemente sanitario per tutte le categorie di pazienti che ne necessitano.
L'intento è di arrivare ad un quadro che assicuri gratuitamente tale servizio sia ai pazienti dializzati che a quelli oncologici, radioterapici e FKT, senza dover creare situazioni di discriminazione per ragioni di insufficienza di risorse, come accaduto con la comunicazione della direzione centrale Trasporti programmati dell'Area Vasta 2 dell'11 maggio 2016, che ha previsto la garanzia del trasporto prioritariamente ai soli pazienti dializzati.