MACERATA - Sig. Prefetto, Autorità, Signore e Signori invitati, oggi la Polizia di Stato celebra il 165° anniversario della sua Fondazione.
Un anno di auguri, quello che festeggiamo oggi, contrassegnato da periodi difficili che ricorderemo per il grande impegno sotto il profilo dell’ordine e del soccorso pubblico. Non solo contrasto alla criminalità e prevenzione, ma soccorso per i gravi eventi tellurici che hanno sconvolto l’Italia centrale dall’agosto 2016, interessando anche e particolarmente questa provincia.logops
E accolgo con viva gioia la presenza di tanti sindaci dell’area colpita e a volte devastata dal terremoto; con molti c’è stato un contatto diretto, con tutti una costante vicinanza per le varie necessità emergenti. Di qui anche la decisione di confermare questa sede per la festa, in linea con un clima ancora legato al sisma e come gesto di accoglienza in “casa” nostra.

E’ il consueto momento per fare il punto della situazione, per vedere cosa è stato fatto e cosa fare per migliorare.
Allora ecco ancora lo slogan “esserci sempre” perché il sempre non si esaurisce in un anno. Ringrazio le donne e gli uomini della Polizia di Stato di Macerata per aver dimostrato di far proprio questo motto dando continuità al lavoro per garantire la tranquillità sociale in una ordinata sicurezza: direi una tranquilla sicurezza che si garantisce, come detto, non solo con il contrasto al crimine ma anche con una forte vicinanza. “Legare sempre più la Polizia di Stato alla comunità locale, al territorio” ... e il terremoto ha dato un segno in tal senso anche con la bella cerimonia ad Ascoli Piceno del 27 marzo scorso.
Una attività complessa che si riflette anche nell’attenzione ai riconoscimenti premiali al personale che si è distinto, oggetto, mi auguro presto, di una apposita cerimonia. Una media di circa 80 appartenenti alla Polizia di Stato, tra territoriali e rinforzi inviati dal Dipartimento della P.S., impegnati ogni giorno per oltre 12000 turni di servizio.

Una assunzione di responsabilità intensa e costante, che si basa anche su piccoli episodi come quello dell’allevatore che vede lo Stato nella giubba della Polizia e offre un caffè al poliziotto che sente vicino: una vicinanza umana ben distinta per una condivisione del dramma subito al quale, in alcuni giorni, si è aggiunta l’emergenza neve.

I dati sull’attività di polizia sono confortanti ma, vi assicuro, scompaiono di fronte all’orgoglio che ho visto negli sguardi e negli occhi di chi mi ha raccontato episodi come quello citato si, forse, “infinitamente piccoli ma, ne sono convinto, straordinariamente grandi”. L’attività di polizia è fatta anche di piccole cose che diventano “straordinariamente grandi”.
Il “mostro” anche nei cuori dei poliziotti (e voglio ricordare i molti colpiti direttamente con gravi danni alle proprie abitazioni ai quali deve andare tutta la nostra vicinanza) ha propagato il suono della sua potenza: una diffusione mai vista che mi fa ricordare una frase che ho letto, tra la rassegna stampa quotidiana, in un bell’articolo su un periodico on-line nel gennaio scorso: “Come va dalle vostre parti?”, per immedesimarsi nelle vicende dei corregionali. Un rapporto, quello con i mezzi d’informazione che deve fondarsi sulla consapevolezza del servizio alla collettività per instaurare un clima favorevole alla soluzione dei problemi di una comunità.
Prima di addentrarmi nei dati statistici riguardanti l’attività di quest’anno, voglio ringraziare i presenti, in particolare il Sig. Prefetto per la costante opera svolta nel mantenere la compattezza dei servizi dello Stato a disposizione della collettività. Diverse “uniformi” che non sono “divise” e hanno sempre la necessità di sentirsi unite in una azione sinergica per non disperdere un grande patrimonio di esperienze, avendo tutti un unico obiettivo a tutela dei cittadini.

Saluto e ringrazio le Autorità civili, militari e religiose, i vertici delle Forze dell’ordine, l’On.le Manzi e i sindaci con il presidente della provincia che costituisce un punto di riferimento, la presidente della CRI, l’Autorità giudiziaria e accademiche e, in questa specifica circostanza, il comandante del 5° Reggimento Alpini Vipiteno e il comandante dei VV.F., con i quali si sono vissuti e si vivono forti momenti di collaborazione.

Grazie a tutte le donne e agli uomini della Polizia di Stato e dell’Amministrazione civile dell’Interno, specie a quelli assenti perché impegnati in servizio, rappresentati dalle OO.SS. che ringrazio per l’attenzione prestata al costante miglioramento delle condizioni lavorative del personale, offrendo al Questore utili indicazioni in una ottica di confronto. Un sentito ringraziamento alle sezioni dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato di Macerata e Civitanova.

Questa cerimonia è stata preceduta dal consueto, ma mai ripetitivo, omaggio ai caduti. Voglio ricordare il ventennale della scomparsa dei colleghi Gianluca Angelozzi e Leonardo Caucci (vittime in servizio) e le vittime del dovere Michele Idone e Marino Sbarbati appartenenti alla Polizia Stradale, specialità di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario della costituzione (26 novembre 1947). La presenza dei parenti è sempre motivo di riconoscenza.
La positiva attività della Polizia di Stato sul territorio con i suoi organici (i circa 140 della Questura, 40 del commissariato, 70 alla Stradale, oltre a postale, sezione di pg, personale dell’amministrazione Civile e tecnici) è la dimostrazione dell’”Esserci sempre” con il necessario esempio del Questore, vertice della Polizia di Stato e Autorità Provinciale di Pubblica sicurezza, con le sue responsabilità.

Nell’attività di controllo del territorio la Polizia di Stato ha messo in campo, in 11 mesi, 5500 equipaggi; sono stati adottati 25 provvedimenti di avviso orale con 93 fogli di via obbligatori e 8 persone ammonite per atti persecutori. 28.000 sono state le chiamate al 113, di cui 935 per richieste di interventi di polizia e più di 1000 per soccorso pubblico.
Sono stati controllati 60 pubblici esercizi accertando 25 violazioni penali.
L’attività di polizia giudiziaria ha consentito di arrestare 70 persone e denunciarne 826, specie nel campo del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. E’ stata intensificata l’attività di controllo a persone sottoposte a misure alternative alla detenzione con 4530 controlli.
Gli stranieri non comunitari soggiornanti sono quasi 35.000 con un indubbio carico di lavoro per il personale addetto al settore. Nell’anno solare 2016 sono state 54 le espulsioni con 12 accompagnamenti nei CIE e 5 alla frontiera.
La Polizia Postale, che si occupa dello studio e analisi delle fenomenologie legate al mondo delle comunicazioni con attività investigativa all’avanguardia, oggi sempre più rilevante ai fini della sicurezza, ha denunciato all’A.G. 94 persone. Costante poi è la presenza nelle scuole e in altri ambiti per informare sui pericoli della rete.

La Polizia Stradale, di cui ricordo ricorre il 70° anniversario della fondazione, è una specialità della P.d.S. che, forte di una grande tradizione, vigila sulle arterie autostradali e di grande comunicazione con attività di prevenzione e repressione di reati e illeciti amministrativi. Solo alcuni dati: quasi 8200 violazioni accertate, 233 patenti ritirate, quasi 1800 pattuglie nel periodo di riferimento. Attua campagne di sensibilizzazione in particolare verso i giovani sui temi della sicurezza stradale.

Ai dati complessivi esposti, deve essere aggiunto il grande lavoro dietro le quinte volto alla pianificazione accurata dei servizi che si traducono in ordinanze del Questore. Nell’anno 2016 circa 1000 ordinanze di servizio, di cui un quarto per manifestazioni sportive, circa 150 per altre iniziative pubbliche (politiche, sindacali, religiose); 50 per visite di personalità.
Un dato rilevante in tale contesto sono le 120 ordinanze per i servizi straordinari di controllo, secondo una pianificazione che tiene conto delle diverse esigenze sul territorio provinciale, attraverso un necessario coordinamento con le altre Forze di polizia, frutto anche di valutazioni in sede di CPOSP e Riunioni di coordinamento. Nel primo trimestre 2017 (tenendo conto della necessità di proseguire i servizi connessi al sisma), si sono svolti 24 servizi antidroga, amministrativi e di prevenzione generale, con positivi risultati.

Sig. Prefetto, gentili ospiti, ai risultati finora illustrati occorre aggiungere il lavoro svolto in altri settori, non adeguatamente valorizzati, che contribuiscono fattivamente al buon andamento di tutta la struttura: la polizia amministrativa con il rilascio di 7400 passaporti e altri servizi in tema di autorizzazioni di polizia; da non dimenticare gli uffici personale, logistico, amministrativo, sanitario senza i quali non si potrebbe operare efficacemente all’esterno.

Sotto l’aspetto logistico, anche i nostri uffici hanno subito gli effetti del sisma. Ciò ci impone di trovare soluzioni diverse per una nuova collocazione al fine di garantire un servizio migliore in una sede idonea. Una situazione che si è aggiunta ad altre necessità già presenti, per le quali è stato avviato un percorso di miglioramento con il sostegno del Sig. Prefetto e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Tutta questa attività è collegata alla intensificazione delle iniziative esterne concentrando in particolare l’attenzione sui temi:
- violenza sulle donne: in collaborazione con il Centro antiviolenza svolte numerose iniziative in alcuni comuni nell’ambito della campagna “... questo non è amore”;
- educazione alla legalità: con incontri nelle scuole, visite delle scolaresche nelle nostre strutture, il truck in collaborazione con l’Asur che ci ha visti presenti a Porto Recanati e Camerino, vicini ai ragazzi colpiti dal terremoto.

Uno sforzo significativo cercando di “fare rete” con altri enti, istituzioni scolastiche, amministrative e religiose, con difficoltà ma perseverando perché ritengo sia la strada principale da percorrere sulla via di una sicurezza partecipata.

Concludo ricordando che lo scorso anno citai il saggio “Il demone della paura”, del sociologo Zygmunt Bauman (scomparso il 9 gennaio 2017) per dire che bisogna sentirsi liberi dalla paura.
Oggi voglio ricordare la sua affermazione sulla “solitudine del cittadino globale”. “Esserci sempre” significa anche non lasciare solo nessuno, specie le persone più deboli (donne in difficoltà, giovani, studenti, anziani) come le nostre iniziative esterne vogliono sottolineare.
Grazie per l’attenzione. Viva la Polizia di Stato, viva l’Italia.