ANCONA - Piena applicazione in tutte le strutture ospedaliere della Regione del nuovo regolamento delle attività funebri e cimiteriali dove è stato introdotto, su proposta del capigruppo UDC – Popolari Marche Luca Marconi, l'obbligo per l'Asur e le Aziende ospedaliere di informare in modo puntuale i genitori della possibilità di richiedere la sepoltura del feto non nato.20151110 142809
Il Presidente della Giunta Luca Ceriscioli, rispondendo all’interrogazione presentata dallo stesso Marconi, ha assicurato che il direttore generale dell’Asur e la direzione medica degli Ospedali Riuniti Marche Nord e Torrette hanno già dato al personale precise disposizioni in merito predisponendo anche una modulistica da sottoporre ai genitori perché esprimano il loro desiderio in merito al corpo del feto nato morto.
Non ci sono ancora dati ufficiali in merito alle scelte operate dai genitori. Da informazioni assunte direttamente nei diversi presidi sanitari, seppur in modo informale, però, la gran parte dei genitori, che purtroppo si trovano a vivere questa dolorosa esperienza, è ben felice di accogliere con sé il corpo del loro bambino e di pensare a dargli una degna sepoltura. Generalmente chi, invece, non è disponibile a ciò e delega il personale medico a questo ulteriore compito – e ricordiamo che le spoglie mortali del feto a questo punto vengono “smaltite” come rifiuto ospedaliero speciale – spesso lo fa per motivi economici e generalmente si tratta di famiglie straniere.
Il regolamento prevede anche una forma di tutela della privacy dei genitori consentendo di apporre sull'eventuale lapide un nome di fantasia che dovrà corrispondere, nella relativa sezione del registro cimiteriale, all'effettiva appartenenza anagrafica del prodotto del concepimento. Una forma di delicatezza verso quelle donne che, dopo l'aborto, cercano di dimenticare quanto accaduto per poter andare avanti nella vita. Con l'eliminazione del cognome dalla lapide si garantisce, quindi, l'anonimato, ma si mantiene il diritto ai suoi genitori di portare successivamente, qualora lo volessero, un fiore su quella tomba.