ANCONA - Nella giornata di domenica 23 aprile, presso l’Hotel Ego di Torrette ad Ancona, si è svolto il primo congresso regionale di Sinistra Italiana.Buondonno

Alla presenza dei 26 delegati eletti dai rispettivi congressi provinciali svoltisi nelle settimane scorse, del garante nazionale On. Giovanni Paglia e di numerosi ospiti tra cui Pierpaolo Pullini della FIOM-CGIL delle Marche e Beatrice Brignone, deputata di Possibile, si è svolta un’ampia discussione sul futuro della sinistra e più in generale sull’impellente necessità di avviare la costruzione di un fronte dell’alternativa in grado di rappresentare e coinvolgere le masse popolari; un fonte alternativo tanto alle destre e al centrosinistra, quanto al Movimento cinque stelle, che agisca a partire dalle mobilitazioni e dei conflitti che animano quotidianamente i nostri territori.
Ambiente, lavoro, democrazia, diritti, beni comuni sono alcune delle parole d’ordine del neonato partito della sinistra che da subito avvierà un lungo lavoro di costruzione di reti e collaborazioni politiche e social su tutto il territorio regionale.

L’assemblea regionale eletta ed insediatasi alla fine dei lavori congressuali ha eletto all’unanimità dei presenti come segretario regionale Giuseppe dette Peppino Buondonno. 54 anni, fermano, militante della sinistra fin dalla fine degli anni 70; consigliere comunale a Fermo nel 97; candidato Sindaco nel 2006; Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo dal 2009 al 2014; uscito dal PD (di cui era Segretario cittadino) nel 2013, dopo la nascita del Governo Letta; iscritto successivamente a SEL, candidato alle regionali con Altre Marche alle ultime. Tra i fondatori dell'Istituto fermano per la Storia della Resistenza; Tra gli organizzatori del Premio letterario nazionale "Paolo Volponi"; scrive occasionalmente per il manifesto.

“Metterò la mia esperienza al servizio del partito e della sinistra tutta”, ha detto il neo eletto segretario a margine dei lavori congressuali, per poi invitare tutti “ alla costruzione di una nuova storia, libera dagli errori del passato, finalmente in grado di essere il punto di riferimento dei deboli e degli sfruttati.”