ANCONA -Il presidente del Gruppo consiliare PD della Regione Marche, Gianluca Busilacchi, avanza una proposta di legge per arginare l'espansione dei cinghiali e le connesse problematiche tramite una sperimentazione che blocchi la capacità riproduttiva degli ungulati nelle “zone C”, dove è prevista per legge, ma non si è ancora ottenuta, l'eradicazione della specie, come il Conero.Cinghiale

Contro l'annoso problema della prolificazione dei cinghiali, causa di molteplici danni e disagi in varie zone delle Marche, arriva la proposta di un programma sperimentale di sterilizzazione nelle cosiddette “zone C”, quelle in cui per legge si mira ad eradicare i cinghiali, ma dove l'obiettivo non è ancora raggiunto. L'idea è oggetto di una proposta di legge ad iniziativa del capogruppo PD in Consiglio Regionale, Gianluca Busilacchi, da sempre attento alla questione ungulati.
L'atto apporta modifiche alla legge regionale n. 7 del 1995 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria), tutt'ora in vigore e, come spiega lo stesso Busilacchi, “ha lo scopo di prevedere che la Regione attui, in via sperimentale, un programma di sterilizzazione dei cinghiali nelle “zone C”, in quelle aree cioè, come il Conero e il San Bartolo, in cui è prevista per legge l'eradicazione della specie, per via dell'elevata presenza antropica e il conseguente rischio di danni ad aziende agricole e zootecniche o di incidenti stradali, ma dove non si sono ancora ottenuti risultati definitivi. Una proposta che prende le mosse anche dall'esempio vincente di un'analoga sperimentazione effettuata in una zona della Maremma, sempre ad alta presenza antropica”.
“Il problema dei cinghiali reclama al più presto una soluzione – prosegue Busilacchi –, troppe sono le problematiche connesse con la loro espansione e serve una tutela. Peraltro, tale norma non comporta nuove spese, in quanto si andrebbe ad utilizzare una quota dei fondi regionali già vincolati per l'attuazione della legge 7 del 1995”.
La sperimentazione partirebbe entro tre mesi dall'approvazione della legge. Intanto la questione cinghiali sarà anche oggetto dei lavori del Consiglio regionale di domani (martedì 31 gennaio, ndr), quando arriveranno in Aula diverse interrogazioni sul tema. Il tentativo comune è di trovare la soluzione più efficace e sostenibile ad un problema persistente e ancora attuale.