ANCONA - La manovra recepisce i risultati del Rendiconto 2016 e rimodula gli stanziamenti. Il presidente Giacinti: “Un'operazione difficile, ma la strada del rigore, senza innalzare la fiscalità, è quella giusta”.BILANCIO

La Prima commissione affari istituzionali e bilancio, presieduta da Francesco Giacinti (Pd), ha concluso l'esame della proposta di legge Assestamento del bilancio di previsione 2017/2019. L'atto, a iniziativa della Giunta regionale, di cui sono relatori Giacinti e la consigliera Jessica Marcozzi (FI), ha ottenuto nella seduta di lunedì scorso il via libera a maggioranza e approda in Aula consiliare domani (29 novembre). Obiettivo dell'assestamento è quello di recepire i risultati del Rendiconto 2016, con i residui accertati, e di rimodulare gli stanziamenti, in base alle esigenze emerse nel corso dell'esercizio. “L'Assestamento – spiega Giacinti – dà risposte a istanze che si sono manifestate durante l'anno, integrando o modificando le previsioni. E' un'operazione difficile perché all'impatto ancora pesante delle manovre di finanza pubblica e ai vincoli del pareggio di bilancio, dobbiamo aggiungere la diminuzione delle entrate, causata sia dalla crisi economica in generale, sia da quella che stanno vivendo in particolare i territori colpiti dal sisma e dalla scelta, giustissima, di sospendere in quelle zone alcuni tributi. Tutto questo in un contesto di ripresa ancora debole, nel quale le Marche, a prescindere dal terremoto, faticano a crescere”. Secondo Giacinti “redigere il bilancio di previsione in maniera rigorosa e prudente un anno fa ha consentito di reggere gli ulteriori tagli decisi dal Governo nel decreto 50, la manovra approvata a giugno”. Inoltre la riforma sull'armonizzazione dei bilanci nelle pubbliche amministrazioni, entrata a regime di recente, rappresenta a suo parere “una rivoluzione copernicana”. “La politica di bilancio non sarà più quella a cui eravamo abituati – conclude –. Una volta le risorse venivano stanziate in base all'esperienza passata e a un livello di domanda verificato. Se poi alla fine dell'esercizio risultavano cifre non impegnate, era possibile recuperarle l'anno successivo tramite l'applicazione dell'avanzo. Oggi questo non è più possibile e la gestione virtuosa è quella che riesce a centrare perfettamente gli obiettivi nell'ambito dello stesso esercizio finanziario. E' una strada molto stretta, ma è quella giusta. La Regione Marche la sta percorrendo con rigore e soprattutto senza l'innalzamento della fiscalità”.