Continua incessantemente la lotta alla droga da parte dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Osimo, unitamente alla Stazione di Filottrano, a salvaguardia IMG 20180328 WA0000dei giovani adolescenti in tutta la Val Musone. Difatti sotto la direzione ed il coordinamento del Magg. Conforti, ancora una volta i militari operanti hanno inferto un duro colpo nella lotta al traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, riuscendo rapidamente ad individuare e bloccare un pluripregiudicato jesino 41enne, che aveva allestito, in un casolare abbandonato nelle campagne filottranesi, in loc. Ponte Musone, una vera e propria “azienda biologica” per la coltivazione della “cannabis”, con “serre” attrezzate “ad hoc” munite di illuminazione e impianto idrico e locali per l’essiccazione e la lavorazione, con successivo confezionamento dello stupefacente marchigiano fatto in casa.

Ancora una volta è Filottrano la cerniera ed il crocevia del traffico e spaccio illegale di stupefacenti tra la Val Musone e la Vallesina. L’ennesima indagine che porta nel comune dei “Sette Colli” e che è iniziata nella serata di ieri, nel corso di un mirato servizio coordinato a largo raggio per la prevenzione e repressione del traffico illegale di sostanze stupefacenti nella lotta al crescente consumo di “Marjuana e Hashish” tra i giovani della Valmusone e della Vallesina, con l’apporto decisivo dei militari della  Stazione di Filottrano diretti dal Lgten. Mazzocco.

 Nel contesto dell’attività investigativa, supportata da nr. 20 carabinieri e nr. 10 mezzi militari di cui nr. 2 veicoli in tinta civile, da cui scaturivano anche specifici servizi di o.c.p., i militari individuavano e arrestavano per il reato di: coltivazione e detenzione illegale di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio Z.L., nato e residente a Jesi, Classe 1977, celibe, artigiano, pluripregiudicato e già persona nota per reati specifici per traffico e spaccio di droga. thumbnail IMG 20180328 WA0005

L’uomo, alle 20:30 circa di ieri, veniva intercettato e pedinato dai carabinieri in abiti borghesi mentre si recava presso un casolare abbandonato, in suo uso esclusivo, sito in via Pontemusone di Filottrano, per prendersi cura della propria coltivazione illegale di piante di “Cannabis Indica”. Non appena l’uomo ha messo piede all’interno del casolare, è scattato il blitz dei carabinieri che avevano circondato tutta l’area circostante e colto in flagranza il pluripregiudicato “campesino” mentre controllava le serre e curava lo stato di crescita di molteplici piante di “Canapa Indica”. Difatti l’uomo aveva messo su una vera e propria industria della coltivazione e dello spaccio all’ingrosso della marijuana, allestendo nr. 2 serre, con tanto di luci e ventilatori a formare un impianto “ad hoc”, con nr. 15 piante di Cannabis, alcune alte già quasi 2 metri, con tanto di etichettatura di qualità e pronte per la raccolta.

I carabinieri, dopo aver bloccato e arrestato in flagranza di reato il 41enne jesino, procedevano ad effettuare una accurata perquisizione dei luoghi e del casolare rinvenendo in alcune stanze adibite per l’essicazione del “raccolto” Kg 1 circa di marijuana già essiccata e pronta per essere confezionata e smerciata in queste festività pasquali, che serviva ai giovani per rallegrarli nelle gite fuori porta, nonché diversa attrezzatura, concimi vari, bilance per la pesatura e riviste concernenti la coltivazione del medesimo stupefacente, tutto sottoposto a sequestro.

Tutta la droga sequestrata se immessa sul mercato clandestino nel periodo delle festività pasquali, avrebbe fruttato introiti illegali per complessivi €. 20.000,00, il cui denaro da reinvestire nel traffico e produzione di droga.

Pertanto il fermato nella flagranza del reato veniva prontamente ammanettato e condotto presso la sede della Compagnia CC di Osimo per ulteriori accertamenti e per essere sottoposto al foto-segnalamento e ai rilievi dattiloscopici.

Dell’avvenuta operazione di servizio e dell’arresto, veniva data comunicazione al Sost.Proc. di turno Dott.ssa Irene Bilotta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, che, nel concordare l’arresto ne disponeva nei confronti dell’arrestato la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la propria abitazione di Jesi,  in attesa del rito direttissimo previsto per la mattina odierna.

 Oggi, nel corso dell’udienza tenutasi presso il Tribunale di Ancona, veniva convalidato l’arresto del pluripregiudicato marchigiano e, su richiesta dei termini a difesa del legale di parte, l’udienza veniva rinviata al prossimo 18 aprile.
Nei confronti del 41enne jesino, il Tribunale di Ancona disponeva gli arresti domiciliari in località Castel Rosino del comune di Jesi, sottoposto al controllo e vigilanza dei carabinieri.
Infine, sul conto dell’arrestato, veniva redatta anche la proposta per l’irrogazione della misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio per anni 3 dal Comune di Filottrano, che i carabinieri hanno inoltrato alla Questura di Ancona.
Le indagini di P.G. vanno avanti nell’individuare la rete commerciale creata dall’arrestato e riguardante la folta schiera di clienti, giovani e adulti della zona, alcuni di questi incensurati e insospettabili.