MONTELUPONE – La Procura della Repubblica ha disposto l’autopsia per Roberto Torregiani deceduto a quasi due anni dall’esplosione che lo aveva investito durante le operazioni di spegnimento di un incendio alla GFL di Recanati. L’atto è necessario per accertare cause/nesso della morte con esplosione e caduta.Roberto Torregiani

Subito dopo la tragedia, che aveva coinvolto una intera squadra di vigili del fuoco, la Procura aveva aperto un fascicolo per lesioni colpose indagando il capo squadra di Torregiani, Fabio Corona e il titolare della ditta, Giovanni Pirchio.

Per Pirchio c’era stata la comunicazione di fine indagini mentre per Corona era stata disposta l’archiviazione.

In merito il GIP aveva già fissato un’udienza ma ora gli scenari cambiano e da lesioni colpose il quadro accusatorio passa a omicidio colposo.

Alla famiglia, i genitori Marcello e Tersa, la sorella Rita, sono giunte le attestazioni di cordoglio del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano e da Fabrizio Curcio, Capo della Protezione Civile, oltre a quelli di varie istituzioni, ieri della Regione Marche.

Oggi anche il comune di residenza rende omaggio al suo sacrificio.

fabbrica vigili del fuoco 7 650x432“Avevi scelto di essere un Angelo custode sulla terra e lo sei stato. Ora sei un Angelo custode su dal cielo, è la tua nuova missione. I Vigili del fuoco, i Pompieri, rappresentano un categoria di uomini speciali: sono coraggiosi nei fatti e non con le parole, sono competenti e professionali e sono, soprattutto, solidali. Proteggono il prossimo, sono pronti h 24, come si dice oggi, ad intervenire per ogni emergenza, grande o piccola, e ogni volta affrontano il pericolo come solo loro sono in grado di fare. Un incendio, un’alluvione, un incidente stradale, un pentolino lasciato sul fuoco acceso dalla vecchietta, un bambino rimasto da solo chiuso in casa, intervengono i Pompieri e risolvono tutto con ardimento preparazione e alta professionalità. E in cambio? Stipendi scarsi, effettivi spesso insufficienti. E rischiano la vita. Lo sanno di rischiare, sanno che l’imprevisto è sempre in agguato, perché la loro missione è quella di affrontare situazioni e pericoli, di ogni genere, che nessun altro è in grado di affrontare. Sì, uomini speciali. E Roberto, Roberto Torregiani, giovane e prestante e simpatico giovane uomo di Montelupone, li rappresenta tutti. Il suo stile di vita è stato da Vero Pompiere: nel lavoro realizzato con piena efficienza, o a bordo della propria amata moto, o nella quotidianità in seno alla propria famiglia. Roberto è “caduto sul lavoro”, pur avendo saputo da sempre che, ad ogni missione, il pericolo era lì, al suo fianco. Ma i coraggiosi veri non arretrano, fanno quello che si deve fare. Sono di una categoria superiore. Emozione, commozione, dolore, tristezza a Montelupone. Enfasi? No, assolutamente no. Roberto era un Pompiere e, come i Pompieri non si concedono mai all’enfasi, anche Montelupone soffre dentro un dolore autentico e forte per un proprio figlio, un fiore di figlio, che se ne è andato mentre si dedicava, com’era solito, alla sicurezza degli altri.

Nel dolore, Montelupone è anche orgogliosa di aver dato i natali ad un Eroe. Ciao Roberto, un abbraccio forte ai tuoi genitori, a tua sorella, a tutti i tuoi famigliari, ai tuoi amici. E tu sarai sempre nei nostri cuori, non sarai mai dimenticato, perché hai espresso e testimoniato il meglio della nostra comunità”.