APPIGNANO/MONTECASSIANO – Come riferisce il sito Ticino.live, al Rivellino Davide Rossi ha consegnato i premi ISPEC 2016 (ISPEC – Istituto di Storia e filosofia del PEnsiero Contemporaneo) ed un premio speciale è andato all’opera “Ogni roveto un dio che arde” di Giorgio Maria Cornelio e Luca Rossi, due giovanissimi registi, il primo di Montecassiano, il secondo di Appignano. Insieme autori, registi e produttori.

Appena diciannovenni, la loro formazione artistica parte dal Minimo Teatro di Macerata.

Nel film si avvalgono dell’interpretazione della promettente attrice Valentina Landucci, che guida una pattuglia di aspiranti attori.

Ticino.live scrive nella nota critica che “Il film, presentato quest’anno in una versione in itinere alla 52° edizione del Festival del Cinema di Pesaro e in anteprima mondiale a Locarno, è un prepotente e stupendo cammino nell’adolescenza del mondo, con la volontà di disegnare l’universo, formando un atlante parziale di nomi e luoghi, alla ricerca di tracce e materiali più forti del tempo, diventando così invenzione di una memoria nuova, inno a quanto brucia e non cessa di consumarsi, ma anche testimonianza di un cinema capace di farsi perpetuo luogo di incontro. Con fortissimi richiami a Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, a Sergej Paradžanov e al Carmelo Bene di “Nostra Signora dei Turchi”, l’opera di questi giovanissimi registi manifesta intelligenza ed entusiasmo, passione cinefila e profondo sguardo verso il futuro”.

Nella foto da sx con la giacca a righe che regge il manifesto del film Luca Rossi,  Giorgio Maria Cornelio, e Valentina Landucci, sopra altri interpreti del film che in alcuni momenti si avvale dell'apporto dei poeti Elisabetta Moriconi e Vincenzo Consalvi

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