ANCONA - Va all’azienda Mario Lucchetti di Morro d’Alba, una delle realtà aderenti all’Istituto Marchigiano Tutela Vini, il Premio Angelo Betti per i benemeriti alla viticoltura delle Marche, assegnato oggi al 56° Vinitaly di Verona alla presenza del ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, dell’assessore all’Agricoltura delle Marche, Andrea Maria Antonini, del presidente di Veronafiere, Federico Bricolo e dell’amministratore delegato dell’ente fieristico, Maurizio Danese.
L’azienda Lucchetti – 30 ettari coltivati in regime biologico, nell’entroterra anconetano a circa dieci chilometri dal mare - è una realtà storica della viticoltura marchigiana, radicata nel territorio di Morro d’Alba e con una marcata specializzazione nelle due Dop, Lacrima di Morro d’Alba e Verdicchio che la contraddistingue fin dalla propria nascita, ai tempi di Armando Lucchetti, vero e proprio “maestro” degli innesti, e perseguita oggi dal figlio Mario e dai nipoti Paolo e Loretta.
«La produzione – dichiara Paolo Lucchetti, presente a Veronafiere per il ritiro del prestigioso riconoscimento, dedicato a uno dei fondatori del Vinitaly - si attesta sulle 150.000 bottiglie, il 60% delle quali esportate in tutto il mondo, dagli Stati Uniti al Nord Europa, fino all’Asia».
Dal 2015 l’azienda Lucchetti è certificata biologica ed è stata fra le prime realtà a dotarsi di una sala degustazione (fin dal 2003), con una visuale mozzafiato sul castello di Morro d’Alba per ospitare enoturisti, wine lover, buyer e appassionati. Il segmento dell’ospitalità rurale e del punto vendita in cantina è affidato a Loretta e a Tiziana Noce, la moglie di Paolo Lucchetti.
«Il 60% dei nostri ospiti è straniero, con un’età media degli eno-appassionati che ci visitano che è compresa fra i 30 e i 50 anni, anche se l’età si sta progressivamente abbassando», racconta Paolo Lucchetti, che fornisce un identikit dei wine lover, fra i quali più uomini che donne ma, nel complesso, anche molte famiglie.
«L’azienda Mario Lucchetti è una delle realtà che esprime al meglio l’essenza del nostro settore vitivinicolo – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini -: biologica in una delle regioni a più alto tasso a indirizzo “organic”, con un’incidenza superiore al 46% della superficie agricola vitata; con un forte radicamento al territorio e alle produzioni Dop e con una visione da tempo proiettata a sostenere l’enoturismo, al punto da essere una delle realtà certificate ai sensi della nostra legge regionale in materia».
Fra gli obiettivi dell’azienda – presente a Vinitaly nello spazio espositivo della Regione Marche (stand numero 40) – c’è quello di «ampliare ulteriormente la superficie aziendale e continuare ad avere tutta la catena produttiva nelle nostre mani e sotto la supervisione familiare», dice Paolo Lucchetti.