L’opposizione di centro sinistra ieri sera ha chiesto in apertura del consiglio che si discutesse dello sfratto all’ARCI (in sala c’erano tanti giovani)e del semaforo di Romitelli. E subito tra minoranza di centro sinistra e maggioranza è stata bagarre con quest’ultima che proprio sulla questione ARCI si spacca.

 

Infatti la DC, il nuovo schieramento nato dal passaggio dei foschiani dell’Udeur al rinato scudo crociato, ha votato insieme all’opposizione.
La restante parte della maggioranza ha cercato in tutti i modi di impedire all'inizio della seduta che si discutesse della sede dell'Arci e del Semaforo Romitelli. Ha proposto il rinvio il sindaco in persona mentre dall’altra parte il centrosinistra e la DC si opponevano.

 

Alla fine maggioranza ha prevalso di misura per 10 favorevoli e 9 contrari. Dopo il Presidente del Consiglio Comunale, Giaconi, denuncia la minoranza consiliare di centro sinistra “ha impedito a Flamini di completare un suo intervento di protesta  e siamo usciti dall'aula lasciandoli al loro delirio”.

 

Nel frattempo decine di giovani dell'Arci sono arrivati in Comune per seguire il consiglio ed il punto che interessava loro. Ovviamente sono rimasti delusi e quando il consiglio è terminato (poco dopo le 21,00) all'uscita dei consiglieri e degli assessori sono esplosi in ironici applausi fragorosi (con qualche fischio) per ringraziarli della sensibilità e del rispetto della democrazia. Invettive anche contro alcuni consiglieri di maggioranza che si sono defilati immediatamente. E che ci siano difficoltà all’interno della maggioranza è apparso evidente anche quando il consiglio ha esaminato alcuni punti economici. Gino Isolani, capo gruppo della DC, ha posto l’accento sulla necessità di fare chiarezza sulla vicenda dei debiti derivati trattata dalla trasmissione Report di Rai3 e che ha chiamato in causa anche il comune di Recanati.

 

E non è un caso se il punto relativo al nuovo piano particolareggiato di Castelnuovo è stato rinviato dopo la presa di posizione proprio della Dc che ha espresso tutta una serie di progettualità ben diverse dalla maggioranza di cui fa parte.