Palazzo dalla Casapiccola si apre alla stampa per la prima volta. La dimora rinascimentale è comunque da tempo, per volontà di Anna Maria aperta a tutti tanto che è diventato un importante salotto culturale cittadino ospitando mostre, rassegne musicali, incontri letterari grazie ai suoi saloni ed al giardino all’italiana che la nobildonna mette a disposizione.anna1

Dopo il doppio successo delle proprie ragioni, sia davanti al TAR che al Consiglio di Stato, l’ulteriore irrigidimento della Sovrintendenza e una campagna di stampa nazionale che ha descritto Anna Maria Dalla Casapiccola come la più bieca palazzinara che si potesse immaginare, quasi dovesse spianare veramente il Colle (che poi sta da un’altra parta), ha reso necessario un forte intervento degli interessati al progetto per restituire la verità dei fatti.

Verità dei fatti che al di là della conferenza stampa proseguirà anche in altre sedi.

Lo stesso sindaco Fiordomo, presente all’incontro con i giornalisti, puntando il dito contro una campagna di disinformazione creata ad arte, ha confermato che chiederà al Ministro Franceschini di venire a Recanati e come hanno fatto i giornalisti eseguire personalmente una ricognizione.

Va oltre l’avv. Piccinini: “chiederò ufficialmente un incontro a Roma con il titolare del MIBAC!”.

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Quella che si è svolta nel pomeriggio è stata dunque una conferenza stampa sulla querelle casale/tutelaanna21 Colle Infinito, con momenti anche itineranti, che si è aperta con l’intervento sul piano legale dell’avv. Alessandra Piccinini, supportata per la parte tecnica dall’arch. Marco Lambertucci che ha curato il progetto di recupero del casale oggetto del contendere ed in cui vorrebbe andarci a vivere uno dei figli della signora Anna, Francesco, anche lui architetto, e presente all’incontro con i giornalisti per riaffermare che quella è e sarà una casa di civile abitazione con annessi terreni agricoli così come il piano di recupero presentato in comune stabilisce.

"L'unica persona che si è preoccupata del paesaggio e che ha fatto qualcosa per la sua tutela. Questa è in realta Anna Maria Dalla Casapiccola”. E' la definizione, data dal suo avvocato, alla nobildonna che ha presentato il progetto di recupero del casale-rudere vicino al Colle dell'Infinito, al centro delle polemiche. La proprietaria, come ha più volte sottolineato l’avv. Piccinini ha "spontaneamente limitato l'intervento al recupero dell'esistente senza aumenti di volume".

Giornalisti che vengono portati sui luoghi oggetto della polemica nazionale: il casale e il Colle. E l’avv. Piccinini con rigore storico e geografico conduce la stampa laddove per la Sovrintendenza indicherebbe il casale vedersi (ma che dal colle non si vede ..) e laddove invece si vedono e sono all’interno del piano di vincolo paesaggistico un impianto fotovoltaico e un agriturismo (quest’ultimo di recente proprio autorizzato dalla Sovrintendenza a degli interventi …)

L’intervento di Anna Maria Della Casapiccola è invece un normale cantiere di restauro conservativo con “nessun aumento di volumetria, nessun agriturismo, nessuna country house, nessuna spiaggia di ombrelloni arancioni, perché anche questo è stato scritto, solo ristrutturazione. Questa storia invece per me è diventata una vicenda allucinante: non sono una palazzinara! I terreni intorno al colle sono i miei, arrivano fino in fondo alla valle. E siccome in fondo alla valle c’è veramente qualcosa di orribile, non ho fatto più tagliare le piante poste sotto quello che è chiamato il pincetto in modo da schermare il bruttume che si vedrebbe. Io voglio solo risanare la casa calonica".

"Noi abbiamo da secoli questo casale di campagna che non c'entra nulla col colle dell'Infinito –dice la signora Dalla Casapiccola-, perché è a 800 metri dal luogo leopardiano. Vogliamo ristrutturare il casale che è cadente, è fatiscente, posto poi appena sotto il marciapiede che percorrono i turisti ed è diventato rifugio di animali. Nessuno ha mai parlato di agriturismo, di resort: se lo sono inventato tutti. Vogliamo fare una casa di civile abitazione, dove probabilmente andrà a vivere anche un figlio mio. Ed è una cosa assurda, ridicola, allucinante. Noi avevamo la possibilità, secondo il piano regolatore, di costruire tre volte quello che c'era e abbiamo rinunciato a questa volumetria, per lasciare il casale com'era. Non c'è nessun aumento di volumetria e nessuno sbancamento: si fa solo un garage per tre macchine all’interno di un lavoro necessario perché la casa non ha fondamenta ed è consigliato dal geologo in quanto la collina sta franando".

“In effetti –sottolinea anche il legale - la sig.ra Anna Maria Dalla Casapiccola ha rinunciato a parte della cubatura e, pur potendo effettuare un intervento diretto, ha accettato il piano di recupero concordando con il Comune: dal tipo di mattone e tegole da usare alle altezze massime in modo da rispettare il contesto in cui la vecchia casa colonica si trova.”

Dura l’avv. Piccinini verso FAI e Sovintendenza: “il piano di recupero, proposto due anni fa, non ha suscitato alcuna obiezione dal  FAI, che non ha gridato allo scandalo come inspiegabilmente fa oggi, come anche i tanti tentativi di potersi confrontare con il Soprintendente che, però, non l'ha mai neanche voluta ricevere e ha fatto partire una vera e propria crociata.”

E sulla Sovrintendenza aggiunhe che “si esamini il progetto in maniera equilibrata evitando slogan e interventi moralizzatori, senza incomprensibili e inaccettabili toni utilizzati dal Soprintendente, dal Sottosegretario e dal Ministro stesso. Assistiamo ad un'incredibile mancanza di considerazione nei confronti dei Giudici e di quanto ha costituito oggetto di due gradi di giudizio, e ciò è grave per un Soprintendente, è molto grave per un Sottosegretario ed è gravissimo per un Ministro, che peraltro è anche avvocato. Ora, dice infine il legale, la Soprintendenza, anziché emettere un comunicato stampa al giorno, si prenda la responsabilità della gestione del procedimento con la massima disponibilità al confronto con la proprietà”.

L'intervento dell'avv. Alessandra Piccinini (clicca sullo start della barra sottostante)

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