RECANATI - Il contesto rimane turbolento ma l’azienda può finalmente affermare di aver superato la fase cruciale della crisi. Quasi 200 milioni di euro di fatturato nel 2013 (+8% sul 2012, un risultato nettamente migliore rispetto all’andamento generale delle migliori aziende del settore) con un EBITDA pari a 22 milioni, un incremento del 19% rispetto all’anno precedente. RECANATI -

“Tutto questo è stato possibile grazie alla realizzazione del 75% del ricavato all’estero, cui si affianca un restante 25% di vendite in Italia, il principale mercato nazionale in cui l’azienda ha conservato le proprie quote. Mantenendo un dovuto cauto ottimismo, i dati economici dimostrano come il periodo più difficile sembra superato a conferma che la strada intrapresa sia quella giusta. Per questo dobbiamo ringraziare anche le nostre risorse umane che hanno sempre lavorato in maniera altamente professionale e collaborativa” ha dichiarato il presidente Adolfo Guzzini, recentemente inserito da una prestigiosa rivista internazionale di settore, Lux Magazine, tra i dieci personaggi più influenti al mondo nel campo dell’illuminazione. Adolfo-Guzzini-e-lArchistar-Daniel-Libeskind

Tre le principali leve che hanno permesso all’azienda di realizzare tali risultati economici.

Internazionalizzazione. Il processo avviato da iGuzzini già alla fine degli anni ’60 è ormai consolidato ma continua ad evolversi, da ultimo la creazione di due poli produttivi in Cina e negli Stati Uniti per migliorare il servizio nei rispettivi mercati. Un percorso parallelo a quello compiuto a livello internazionale dove le 22 sedi commerciali dell’azienda sono ormai un punto di riferimento per i rispettivi Paesi di competenza.

Innovazione. A oggi il 62,3% del fatturato aziendale deriva dalla vendita di prodotti tecnologicamente più avanzati, immessi nel mercato negli ultimi cinque anni. L'affermazione dell'universo LED, che nel giro di pochi anni sostituirà tutte le altre sorgenti luminose, ha trovato l'azienda già pronta nell’adozione delle nuove tecnologie, amplificando addirittura le potenzialità in ricerca e sviluppo che già erano nel DNA e nella storia iGuzzini. L'azienda è assolutamente protagonista del grande e rapido cambiamento introdotto da questa nuova sorgente che genera quasi la metà del fatturato, una delle percentuali più alte tra le grandi aziende europee del settore architetturale.

Una spinta verso il futuro sta arrivando anche da un rinnovato investimento nel rafforzamento del marchio ed una riorganizzazione dei processi produttivi.La necessità di essere rapidi e tempestivi nelle relazioni con il mercato globale, anche grazie ai nuovi media digitali e alla diffusione dei social network, ha richiesto un profondo processo innovativo. Per questosi è proceduto a un’integrazione delle attività di marketing, comunicazione e ricerca di nuove opportunità di business internazionali con la creazione della struttura di Business Innovation and Networking affidata a Massimiliano Guzzini.

Organizzazione dei processi produttivi.

L’innovazione del processo produttivo ha riguardato una puntale e stretta gestione del parco dei fornitori attraverso l’applicazione delle pratiche del World Class Manifacturing, una delle più recenti ed efficaci strategie di produzione industriale. Una pratica che ha chiari obiettivi: zero difetti, zero guasti, zero sprechi e zero magazzino per una generale riduzione dei costi dello stabilimento.

Queste leve, alla base della strategia definita da Fimag, finanziaria del Gruppo Guzzini, hanno richiesto la necessità di ricercare competenze altamente professionali e specialistiche in campo manageriale. “La strategia di avere manager nel ruolo di Amministratore Delegato è iniziata già diversi anni fa quando decidemmo di attribuire questa carica ad Antonio Santi. Oggi questa scelta si è estesa ad altre aziende del Gruppo Guzzini, in primis con l’arrivo nel 2013 di Andrea Sasso, AD del Gruppo Fimag, poi con Enrico Bracesco per Teuco e Sergio Grasso per F.lli Guzzini” Adolfo Guzzini.

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