Nota dell’amministrazione comunale

RECANATI - Muoia Sansone con tutti i filistei. La battaglia per la sopravvivenza politica di Fabio Corvatta trascina il Centro Studi Leopardiani verso la definitiva distruzione. sansone

Da tre anni il presidente Corvatta ha lavorato per distruggere, eliminando uno dopo l'altro ogni tentativo di accordo economico, organizzativo e di programmazione condivisa che l'Amministrazione Comunale ha avanzato. Il Comune è stato sempre pronto a dare il proprio contributo, nel rispetto delle leggi (che indicano chiaramente gli obblighi non solo per i Comuni ma anche per soggetti culturali ed associazioni) e utilizzando in modo corretto e utile per la collettività il denaro pubblico.

Il Comune non è un bancomat da utilizzare a proprio piacimento, per iniziative e scopi non condivisi. Non si può dire e fare ciò che si vuole tanto poi passa il Sindaco e paga il conto.

Questo è un modo sbagliato e sorpassato di gestire il Centro Studi. Abbiamo proposto più ipotesi di accordo economico, condivise con l'allora presidente del Centro Mondiale della Poesia Fabiana Cacciapuoti: tutte bocciate, fino alle dimissioni della presidente.

Nonostante ciò il Comune si è impegnato con Regione Marche e Casa Leopardi per iniziative di successo come la Mostra Leopardi-Tolstoj, il Bicentenario dell'apertura al pubblico della Biblioteca Leopardiana, il film di Mario Martone "Il giovane favoloso".

Investimenti importanti, una strategia condivisa, una ricaduta culturale, sociale ed economica per Recanati e il territorio.

Mentre si è lavorato per questi risultati la comunità scientifica non e' riuscita a portare avanti la sua attività all'interno del Centro, come hanno evidenziato illustri leopardisti, che è triste trascinare nella polemica dividendoli in pro e contro.

Si è anche impedita la realizzazione del parcheggio di Montemorello e dei bagni richiesti a gran voce dai turisti. Corvatta ha già usato l'arma delle denuncie e delle vie legali in questa circostanza. E’ questo l'obiettivo, dividere e creare tensioni, obiettivo già esplicitato in campagna elettorale quando il presidente Corvatta è sceso nella battaglia amministrativa, si è candidato con la destra (peraltro con risultati mediocri), è stato uno dei più polemici con violenti attacchi personali al Sindaco e all'Amministrazione, è venuto clamorosamente meno alla terzietà e all'equilibrio che il ruolo che riveste impone.

L'Amministrazione Comunale chiede al Comitato Scientifico di non abbandonare il Centro Studi che ora più che mai ha bisogno della loro competenza, della loro passione, del loro impegno. Abbiamo sopperito all’assenza del presidente Corvatta finanziando con il nostro bilancio le borse di studio per giovani ricercatori universitari, evitando l’ennesima figuraccia del Centro Studi.

Noi vogliamo salvare il Centro Studi Leopardiani, salvarlo dalla ridicolizzazione alla quale lo condanna il presidente, all’agonia economica e organizzativa, alle strumentalizzazioni politiche e personalistiche. Vogliamo che sia restituito alla comunità scientifica, che torni ad essere Centro Studi.

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