Nota del Comitato Solidarietà Palestina

RECANATI - Non si può capire cosa succede a Gaza guardando solo gli ultimi avvenimenti e facendo credere che tutto sia partito da un singolo gesto a cui si risponde. E' dal 1948 che i palestinesi a Gaza, come nel resto della Palestina occupata, sono condannati ad una umiliazione perenne: hanno perso la loro terra, l'acqua, la libertà, tutto.
Tanto meno gli si riconosce il diritto di votare per scegliere i propri governanti.10524400 10201274939795726 17772614 n
A Gaza, quando nel 2006 elezioni controllate da osservatori internazionali hanno dato una netta maggioranza ad Hamas, tutta la popolazione è stata punita trasformando in una prigione a cielo aperto quel territorio sovraffollato per l'afflusso di palestinesi scacciati da altre zone. La sproporzione tra le colpe e le punizioni inflette è enorme. Ad ogni tentativo di resistenza gli israeliani rispondono con la logica del cento per uno, con rappresaglie che colpiscono in blocco una popolazione che non ha nulla a che vedere con gli episodi scelti a pretesto. Lo ha ammesso - una volta tanto- perfino un autorevole rappresentante europeo come Jean Claude Junker.
I razzi che i militari di Hamas rinchiusi a Gaza sparano con puntigliosa inefficacia, sono figli dell'impotenza. Ed è la disperazione la madre delle bravate verbali che negano il diritto all'esistenza di Israele, grida senza nessuna efficacia, mentre è efficacissima la guerra del governo israeliano alleato alla destra dei coloni che rivendicano territori palestinesi per il loro arbitrario insediamento che, giorno dopo giorno concretamente cancella un altro pezzo di Palestina, senza rispettare una sola delle risoluzioni dell'ONU o delle sentenze dei tribunali internazionali, con un'impunità senza precedenti.
Questa impunità è possibile solo perché sono in molti ad essere complici della prepotenza di Israele: in primo luogo i regimi arabi reazionari e legati in varia maniera al grande protettore dello Stato Sionista, gli Stati Uniti, ma anche gran parte dei governi europei, che chiudono gli occhi sulla pulizia etnica, sui bombardamenti, sulla distruzione di fonti di sussistenza, dagli uliveti di Hebron alle barche da pesce di Gaza. E i grandi mass media contribuiscono a loro volta con un'informazione manipolata che occulta le cause profonde e remote di una crisi che si protrae da decenni.
Il governo italiano si muove tra dichiarazioni vacue e atti concretissimi come la fornitura di nuovi aerei a Israele .
Bisogna fermare questa complicità
Per questo come "Solidarietà Palestina di Recanati abbiamo promosso un'iniziativa di controinformazione e discussione sulla Palestina e Israele e in particolare sull'attuale tragedia di Gaza.
Ci aiuteranno a capire il Professore Antonio Moscato, storico, e Abdullah Al Atrash, Campagna Solidarietà Palestina.

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