RECANATI – Cosa ci farà mai un’azienda sanitaria di un’opera d’arte che sinora ha mal conservato e mai resa visibile al pubblico? Eppure tempo addietro quando ci fu un primo tentativo da parte del comune nel 2010 di avere l’opera in comodato d’uso per una sua valorizzazione, ci fu il diniego dell’ente sanitario.

Forse all’Asur pensano che, visto come versa lo stato del l’ospedale “S. Lucia”, sia bene tenersi caro lo stendardo devozionale da processione ed invocare una qualche intercessione.

La preziosa opera d’arte su cui per mesi ha attentamente studiato il prof. Barucca, rappresenta nei due lati la figura della santa.Stendardo Santa Lucia

Ora poi che a settembre il prof. Gabriele Barucca, della Sovrintendenza, ufficializzerà l’esito dei suoi studi che attribuiscono l’opera al Pomarancio, attivo da queste parti con molte opere, come pensa l’Asur di sostenere gli oneri della sicurezza e dell’esposizione al pubblico?

Sulla spinta dell’importante attribuzione e del fatto che il cinquecentesco stendardo è in fase di delicatissimo restauro da parte dell’ISCR di Roma (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro), l’opera può essere solo collocata per una fruizione e garanzie di tutela nella sede dei Musei Civici di Villa Colloredo piuttosto che nella sala riunioni dell’ospedale.

In origine lo stendardo, che venne recuperato dall’oblio nel 1945 da Biagio Biagetti durante una ricognizione dei magazzini dell’allora Congregazione di Carità, poi Opera Pia Ospedale “S. Lucia”. I beni dell’Opera Pia (tra cui anche molti terreni) vennero poi incamerati dalla regione con la riforma sanitaria, e tra questi lo stendardo.

Appare chiaro che l’’opera d’arte è invendibile, tantomeno necessaria alla “causa sanitaria”, quindi una cessione bonaria compenserebbe quello che i recanatesi hanno sempre definito (relativamente ai terreni sottratti agli IRCER) … “un furto legalizzato”.

Se poi entriamo nel campo della tutela dei beni da parte dell’Asur, basta fare un salto dentro la chiesa dell’ospedale (distacchi qua e là, infiltrazioni, uno strano personaggio che compie altrettanto strani rituali all’interno) e ci si può rendere conto che la tela del Pomarancio va custodita altrove.

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