RECANATI - Per la Mostra del Cinema di Venezia, con il Concorso Internazionale ultimo dei tre titoli italiani in lizza per il Leone d’Oro arriva in sala “Il Giovane Favolos”o di Mario Martone, regista di Noi credevamo, in concorso quattro anni fa, considerato dagli esperti, fin dalla vigilia di questa 71^ esima edizione, il più quotato per la vittoria di uno dei premi finali, considerando anche la presenza nel ruolo di protagonista di Elio Germano, talento del cinema italiano. Oggi avrà tutto il palcoscenico per se, essendo l’unico titolo in programma tra quelli validi per il Concorso Internazionale.

Il film verrà proiettato in Sala Grande alle 19.30. Un secondo passaggio invece ci sarà alle 19.45 al Palabiennale. scenaleo

La trama di Il Giovane Favoloso di Mario Martone. Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. È un bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre, uomo che disponeva di una biblioteca da far invidia alle grandi corti europee. La mente di Giacomo spazia, ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Giacomo cerca disperatamente contatti con l’esterno. A 24 anni quando lascia finalmente Recanati, l’alta società italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta, lui non riesce ad adattarsi e vive una vita piena di aspettative e di desideri, ma segnata dalla malinconia.

A Firenze si coinvolge in un triangolo sentimentale con Antonio Ranieri, l'amico napoletano con cui convive da bohémien, e la bellissima Fanny.

Si trasferisce infine a Napoli con Ranieri dove vive immerso nello spettacolo disperato e vitale della città plebea. Scoppia il colera: Giacomo e Ranieri compiono l'ultimo pezzo del lungo viaggio, verso una villa immersa nella campagna sotto il Vesuvio...

La pellicola di Martone - nel cast anche Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis e Valerio Binasco - ruota attorno a Leopardi, bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre in una casa che è una biblioteca. La sua mente spazia ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori.
Il commento di Martone: “La sceneggiatura attinge agli scritti di Leopardi e all’insieme del suo epistolario. L’interesse non è per l’aneddoto: la vita di Leopardi è tutt’uno con la sua scrittura, non c’è un suo verso, non c’è un suo rigo che non sia autobiografico. Affrontare la vita di Leopardi significa svelare un uomo libero di pensiero, ironico e socialmente spregiudicato, un ribelle, per questa ragione spesso emarginato dalla società ottocentesca, un poeta che va sottratto una volta e per tutte alla visione retorica che lo dipinge afflitto e triste perché malato. Il giovane favoloso vuole essere la storia di un’anima, che ho provato a raccontare, con tutta libertà, con gli strumenti del cinema“.

Una delegazione della Regione Marche e del comune di Recanati presenzierà alla prima che vedrà anche la presenza di Casa Leopardi.

Non ci sarà Gloria Ghergo che raggiungerà Venezia per un altro avvenimento sempre legato al festiva, fra qualche giorno.

La giovane laureanda in scienze infermieristiche, che si mantiene gli studi lavorando come cameriera nel locale dove è stata “scoperta” dallo staff di Martone, si trova in questo momento in Africa con il Servizio Missionario Recanati della parrocchia Cristo Redentore. Si tratta di una missione esplorativa nel campo delle adozioni a distanza. Il suo rientro il 5 quando a Venezia parteciperà alla premiazione di “future visioni” quale finalista (sono cinque) tra le attrici sotto i 30 anni scelte per talento e carattere. Si tratta di una iniziativa del periodico di moda Marie Claire e dalla casa Dior.