RECANATI – Giovedì si gettano le basi ad Urbino per un possibile trasferimento a Milano, per diversi mesi dell’Annunciazione di Lorenzo Lotto, opera esposta nei Musei Civici di Villa Colloredo, ma di proprietà della Fondazione Ircer.Annunciazione

Sarà ad Urbino, per incontrarsi con Vittorio Sgarbi (ambasciatore della Lombardia per le belle arti in vista proprio dell’esposizione Universale di Milano), che per conto dell’Expò ha chiesto l’opera,  il neo presidente della Fondazione, Alfredo Moretti.

Il periodo in cui l’opera dovrebbe essere a Milano va dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, un periodo di sei mesi in cui Recanati è meta di turisti, molti dei quali attratti proprio dalla presenza in città di molte opere lottesche. Recanati dovrebbe avere a questo punto un “qualcosa” di rilevante in cambio per poter allestire un evento artistico culturale a sua volta per sopperire al “vuoto”.

Fermo restando che a Milano per l’Expò transiteranno migliaia di persone da tutto il mondo e per Recanati una ulteriore vetrina per proiettarsi all’estero.

In città si è aperto un forte dibattito con l’ex assessore alla cultura, Andrea Marinelli, contrario al prestito e lo ha detto a chiare note dal suo profilo Facebook.

Francamente l'entusiasmo manifestato dinanzi a questa possibile migrazione dell'Annunciazione all'Expo di Milano mi sembra, e voglio essere generoso, alquanto superficiale –scrive Marinelli-. Qualcuno si è chiesto previamente il perché dei tanti rifiuti incassati da Sgarbi sinora? Alberga in qualcuno la consapevolezza di quanto sia complesso trasmettere e diffondere la coscienza e la conoscenza dell'appartenenza di un'opera d'arte al suo territorio? Privare i nostri Musei Civici per ben sei mesi del suo capolavoro più rappresentativo potrebbe essere un errore: maggiori i danni degli eventuali vantaggi. Si parla di contropartite interessanti da mettere sul piatto della bilancia. Contropartite difficili, però, da incassare se siamo noi stessi ad offrire l'opera con l'atteggiamento genuflesso di chi sembra gratificarsi della semplice accettazione. Spero vivamente che almeno sia stato raccolto il parere della Sovrintendenza.”

Marinelli pone l’accento anche su alcuni “importanti” rifiuti a Sgarbi per l’Expò: “La primavera” di Botticelli e i Bronzi di Riace.

Sulla sponda dei possibilisti il sindaco Fiordomo che amplia il dibattito anche sulla delicata questione delle proprietà: l’Annunciazione è della Fondazione IRCER e per evitare in futuro chissà cosa (gli IRCER persero terreni per milioni con la riforma sanitaria che trasferì i beni all’ASUR) va valutata la cessione al comune, cioè alla pubblica collettività, così come analogo percorso si dovrà fare per lo stendardo processionale del Pomarancio, anche esso finito tra i beni ASUR.

Per Fiordomo comunque ci dovrà essere una forte contropartita per Recanati e la garanzia che intorno alla presenza dell’Annunciazione a Milano maturino eventi culturali che riconducano alla città ed alla sua valenza artistico culturale.

L’Annunciazione di viaggi ne ha anche fatti diversi (da uno tornò anche “maltrattata” tanto che si rese necessario un intervento urgente di restauro): Washington (USA), San Pietroburgo (Russia), Sidney (Australia), Londa (Inghilterra) e di recente Roma.

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