Nota del Comando Provinciale GdF Macerata

Le Fiamme Gialle di Macerata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, hanno sottoposto a sequestro immobili, autocarri, autovetture e disponibilità bancarie riconducibili ad imprenditori della zona che non avevano ottemperato agli obblighi fiscali. Ammonta a oltre 28 milioni di euro il valore complessivo bei beni sequestrati negli ultimi due anni.

Il sequestro per equivalente è uno degli strumenti più efficaci per contrastare l’evasione fiscale. E’ la migliore risposta per rendere immediatamente esecutivo il prelievo erariale e scoraggiare gli imprenditori disonesti che, confidando anche nelle lunghezze burocratiche, pensano di poterla fare franca spogliandosi dei beni o intestandoli a prestanome. 20140522 tirapacchi

Così Guardia di Finanza e Magistratura di Macerata hanno da tempo condiviso un modello virtuoso che porta, in presenza di reati tributari, all’ottenimento in tempi brevi del sequestro di una quota equivalente di beni commisurati all’evasione fiscale perpetrata. E’ una sorta di corsia preferenziale che viene accordata proprio per colpire le maggiori evasioni d’imposta ed impedire che i beni dei trasgressori vengano fatti “sparire” prima che arrivi il giudizio del contenzioso.

Con questo sistema, avvenuto il sequestro dei beni, l’imprenditore, quasi sempre, si ravvede e procede spontaneamente al pagamento delle imposte non pagate, rendendo così assolutamente efficace l’azione di contrasto all’evasione fiscale.

Oggi, il Procuratore della Repubblica – Dott. Giovanni Giorgio – ed il Colonnello Paolo Papetti – Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Macerata, hanno voluto tracciare un primo bilancio, frutto della fattiva collaborazione Istituzionale e dell’attività svolta dalle Fiamme Gialle della provincia.

Nei confronti dei cosiddetti “grandi evasori” scoperti dai finanzieri, la strategia della fermezza si è tradotta, negli ultimi due anni, nel emissione da parte dell’Autorità Giudiziaria, su richiesta della Guardia di Finanza, di decreti di sequestri di beni fino a concorrenza delle imposte evase attraverso gravi frodi fiscali per un valore complessivo di circa 44 milioni di euro. Di questi, all’atto dell’esecuzione dei provvedimenti cautelari ne sono stati individuati e sequestrati per un controvalore di oltre 28 milioni di euro. La differenza si spiega perché le frodi fiscali normalmente si consumano nel giro di qualche anno, per cui una parte della ricchezza illecitamente accumulata risulta dissipata all’atto del sequestro.

Nell’ultimo periodo, la Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di provvedimenti di sequestri preventivi, disposti dalla locale Autorità Giudiziaria per oltre 12 milioni di euro.

In particolare, i finanzieri di Camerino stanno dando esecuzione in tutt’Italia ad un decreto di sequestro di beni per circa 10.000.000 di euro, frutto di una gigantesca frode all’IVA posta in essere da una società di capitali, ufficialmente costituita per la commercializzazione di metalli, in realtà era una vera e propria “cartiera” dedita all’utilizzo ed emissione di fatture false.

Il Nucleo di Polizia Tributaria di Macerata, invece, ha sottoposto a sequestro immobili e disponibilità bancarie per oltre 170.000 euro ad una “casalinga” di Montecosaro, la quale aveva dichiarato al Fisco un reddito di appena 1.700 euro. L’indagine delle fiamme gialle alla base del sequestro ha tratto origine dall’esecuzione di accertamenti antiriciclaggio eseguiti nei confronti di un professionista operante in provincia. Nello specifico il sequestro è stato operato sul conto della compagna del professionista, la quale, benché ufficialmente risultasse casalinga e con reddito esiguo, aveva movimentato assegni per circa 900.000 euro.

Mentre la Compagnia di Macerata ha sottoposto a sequestro, immobili, terreni e disponibilità bancarie ad un imprenditore edile di Pollenza del valore complessivo di oltre 600.000 euro. In questo caso, l’indagine delle Fiamme Gialle alla base del sequestro ha tratto origine dall’esecuzione di una verifica fiscale svolta nei confronti di una società operante nel settore edile, risultata anche “evasore totale”, che aveva posto in essere un’evasione fiscale superiore a 2 milioni di euro.

La Compagnia della Guardia di Finanza di Civitanova Marche, dal canto suo, ha sottoposto a sequestro 6 autocarri, 2 autovetture e circa 80.000 euro, in liquidità finanziarie e titoli equivalenti, per un valore complessivo di circa 170.000 euro, nei confronti di un imprenditore extracomunitario operante nel settore degli autotrasporti, in conseguenza di una verifica fiscale che ha portato alla scoperta di un’evasione per circa 450.000 euro.

A Porto Recanati ricordiamo il sequestro di un appartamento operato dalle Fiamme Gialle lo scorso mese di maggio al soggetto definito il “Tirapacchi di Recanati” nel corso della trasmissione televisiva “LE IENE”, in conseguenza un’evasione fiscale accertata di oltre 250.000 euro.

All’imprenditore, la Guardia di Finanza di Porto Recanati era arrivata grazie ad un’attività informativa di controllo economico del territorio. Nonostante non presentasse alcuna dichiarazione dei redditi, il soggetto evidenziava un elevato tenore di vita.

Questi sono solo alcuni dei sequestri operati e in corso di esecuzione ultimamente dalla Guardia di Finanza di Macerata.

Il Procuratore della Repubblica e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, a termine dell’odierna conferenza stampa, hanno espresso parole di soddisfazione per la sinergica strategia messa in campo dalle Istituzioni che rafforza e rende ancora più efficaci le relazioni operative già instaurate e che contribuirà a potenziale la lotta all’evasione fiscale.