RECANATI – Con la sua testimonianza si delineano maggiori contorni intorno ad un episodio accaduto nella campagna recanatese nel gennaio dell’anno scorso quando tre marocchini si presentarono a casa di un connazionale, residente presso una zia in contrada Saletta, portandolo via con la forza.

Alla base del rapimento ci sarebbe stata una partita di droga, circa tre chili di hashish che i marocchini avevano nascosto in contrada Saletta e poi scomparsi.ultime realite rapimento agenzia 430 2

Nel racconto del rapito, un 28enne, alcune drammatiche sequenze per convincerlo a dare loro o lo stupefacente o il denaro.

“Mi hanno immobilizzato e picchiato, uno mi ha colpito con una mazza da baseball mentre un altro mi ha pugnalato con delle forbici, poi mi hanno caricato in macchina, mi hanno portato in un posto dove hanno cambiato auto, mi hanno costretto a entrare nel bagagliaio e a Porto Potenza Picena mi hanno fatto scendere e mi hanno portato in spiaggia”.

Per la liberazione del nipote, i tre marocchini hanno anche intimato alla zia di pagare 6.600 euro.

Il 28enne marocchino spiega poi che approfittando di un momento di distrazione dei sequestratori è riuscito a darsi alla fuga.

Il proseguo del processo è stato rinviato ad altra data. Gli imputati devono rispondere di sequestro di persona, lesioni, tentata estorsione, rapina e detenzione di circa 5,5 chili di hashish.