RECANATI - Com’era Recanati un tempo, ce la raccontano le immagini di Gianfranco Lelj con la mostra “Una Recanati perduta e ritrovata” che il maestro, con bozzetti e fotografie, propone dal 5 settembre nell’Atrio Comunale.Lelj

Impegnatissimo negli ultimi dettagli dell’esposizione con la quale torna nella “sua” città adottiva (è nato a l’Aquila, ha vissuto a Bologna), Lelj ci spiega come è nata questa idea artistica, su cui molto ha influito la presenza di Mario Martone in città per le riprese del film su Leopardi.

“Trovare il tempo, tra la preparazione di un film e la pubblicazione di un libro, per l’allestimento di una mostra, mi è stato possibile in un’unica maniera: rinunciare all’estate. In questa calda e feroce stagione ho visto il mare solo quattro volte, ma devo confessare che non mi è pesata la troppa fatica”.

-Vacanze dunque molto produttive.

“Per Recanati avevo, da anni, un’idea. Ma volevo che avesse uno scopo e fosse diversa dalle mie solite esposizioni fotografiche. L’occasione l’ho avuta ritrovando alcune mie vecchia immagini della città e dal film di Martone su Leopardi. Quelle fotografie di circa 40 anni fa, mi hanno rivelato una città che oggi, quasi, non esiste più, soffocata da insegne, nuove planimetrie, sparizione di antiche statue, e che io potevo mostrare ponendole a confronto, con nuove, recenti, mie opere, per far capire che non sempre il progresso e il denaro, vengono per favorire e conservare la bellezza, ma piutoosto per cancellarla”.

-Come l’ha spinta ancor di più verso questa mostra il regista Martone?popolizio

“Il film di Martone, con la sua presentazione attenta, sensibile e precisa, dei protagonisti, ha lasciato unj segno dentro di me, di tale forza che, ora, non riesco ad immaginare un Giacomo, un Monaldo, un’Adelaide, una Silvia e ancora tutti gli altri personaggi, diversi da quelli che ho visto nell’opera cinematografica. Li ho studiati, guardando e riguardando l’opera del regista napoletano e ho cercato di riprodurli in 20 schizzi, a pastello, nei loro visi, specchio dei loro caratteri. Li presento con un misto di paura e presunzione, perché, spero, siano come dei padroni di casa, di questa città, ed invitino a ricordare, e, anche a rispettare, ciò che Recanati conserva di bello e di nobile”.

Gianfranco Lelj è nato a L'Aquila, ma è cresciuto a Bologna. Dopo essersi laureato in lettere moderne, insegna, presso la cattedra di filosofia moderna, Storia del Cinema per quattro anni nell'Università della sua città . La sua passione per il cinema lo porta alla fotografia come mezzo di avvicinamento per la settima arte. Dopo alcuni splendidi ritratti del soprano bulgaro Raina Kabaivanska, fa conoscenza con il regista Mauro Bolognini che, colpito da tali foto, lo scrittura come fotografo di scena per il suo film Fatti di gente per bene con Catherine Deneuve. L'eccellente risultato attira l'attenzione di Luchino Visconti, massimo regista europeo a quei tempi, che chiama Lelj a Roma per seguire la lavorazione del suo film L'innocente tratto da D'Annunzio.
Grazie al risultato davvero straordinario di tale lavoro, Lelj decide di consacrarsi esclusivamente alla fotografia abbandonando l'Università. Molto richiesto, impone uno stile fatto non di semplice riproduzione della scena, ma di invenzione di immagini perfettamente corrispondenti all'esigenze del film stesso.

"Molto indipendente avendo preso perfetta conoscenza della sceneggiatura, interrogando il regista sulle idee ed i suoi desideri, scrive Ceronetti, Lelj elabora le sue foto secondo il suo gusto, la sua sensibilità, la sua cultura. Con le sue luci ottiene delle immagini che sono l'essenza e la sintesi del film e che spesso sono in seguito utilizzate come manifesto dell'opera".scuderie

Lelj ha lavorato con i più grandi registi, Fellini (Ginger & Fred), Zeffirelli (Traviata, Otello, Toscanini), Scola (Una giornata particolare, Capitan Fracassa), Bolognini (Indifferenti, Signora delle Camelie, Casa ricordi). Lelj è inoltre uno dei più grandi ritrattisti che abbiamo in Italia.

Non solo ha fotografato le più grandi stars del cinema mondiale, da Liz Taylor a Sofia Loren, da Gregory Peck a Charlton Heston, ma anche personalità illustri come il Papa Giovanni Paolo II, Carlo d'Inghilterra, ed il presidente Mitterrand. Lelj abita a Bologna, Roma e Recanati ma lavora in tutto il mondo.