nota dell'Assessore alle politiche sociali Tania Paoltroni

RECANATI - L'anno che si sta chiudendo è stato importante per il raggiungimento di un obiettivo programmatico prioritario: il potenziamento del servizio Alzheimer con aumento orario e nuovi posti a disposizione.

All'inizio del prossimo anno raggiungeremo un nuovo obiettivo, il market solidale: sostegno con buoni alimentari a famiglie indigenti, lotta allo spreco del cibo e riuso. MARKET SOLIDALE 1

Due anni fa il progetto del convivio nasceva con la finalità non solo di sopperire l'esigenza di un bisogno primario quale il cibo, ma bensì con l'idea di convivialità e di aggregazione. Poiché il sociale evolve continuamente in modo dinamico, di fronte ad una revisione critica dell'operato, si rende opportuno una rimodulazione del servizio, come già programmato da settimane nel Dup che si discuterà stasera in consiglio.

Le problematiche emerse, rilevate attraverso un capillare e scrupoloso lavoro di counseling da parte degli assistenti sociali vanno dalla difficoltà di accedere al servizio a causa dell'orario scolastico, all'assenza dei mezzi privati  e dalla vergogna nell'usufruire del servizio.

Per tali ragioni in alcuni casi è stato autorizzato l'asporto: autorizzazione concessa da professionisti specializzati (assistenti sociali) e non da personale improvvisato o con decisioni discrezionali.

L'amministrazione, preso atto delle problematiche, ringraziando tutti volontari impegnati sta elaborando un progetto integrativo: il market solidale, da affiancare al convivio, distribuendo buoni  alimentari,pasti pronti per coloro che gravano in condizioni di salute precarie, ponendo attenzione allo spreco alimentare attraverso il recupero di cibo nelle mense e nella catena della grande distribuzione.

Queste attività proposte corrispondono ad un insieme di azioni finalizzate a rendere socialmente autonomi coloro che vivono in una situazione di precarietà. Affidare alle capacità del singolo la gestione in autonomia delle risorse erogate aumenta l'autostima e la responsabilizzazione verso il denaro pubblico. Tutto questo nella nuova ottica del Welfare serve a stimolare la crescita della persona, progettando un servizio meno corporativo che sostenga i bisognosi, aiutandoli a rialzarsi e a riattivarsi. Non più assistenzialismo ma investimento sociale.

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