RECANATI - Venerdi 15 gennaio presso il Circolo di Lettura e Conversazione (ore 17.30, viale Battisti 26), presentazione del libro “L’angelo nero” di Angelo Ferracuti e Marco Cicarè, organizzata e promossa dal Circolo Culturale Lo Specchio in partnership con il Circolo di Lettura e Conversazione di Recanati e con il patrocinio del Comune di Recanati.1 1 ANGELONERO e1450361232870

L’Angelo Nero nasce dall’incontro tra due artisti marchigiani, il disegnatore Mauro Cicarè e lo scrittore Angelo Ferracuti, che hanno costruito un personaggio tema nel tentativo di parlare della condizione esistenziale del popolo migrante in Italia attraverso l’intersezione tra parola e disegno.

Migrazione vista anche come cambiamento, trasformazione, mutazione.

Nel primo episodio, viene presentato il personaggio nel suo nascere, attingendo direttamente e “dal vero” dalla cronaca, caratteristica che gli autori intendono mantenere anche negli altri episodi dove lo stesso entrerà strettamente in contatto e in presa diretta con i fatti quotidiani, pur sviluppando una traccia narrativa  indipendente.

Il secondo episodio, Uomo a perdere, ambientato nel mondo della boxe, dove riecheggiano le mitologie di Cassius Clay, ma sono già in programma altri episodi ambientati in zone nevralgiche del paese, dove la presenza di popolazione extracomunitaria incrocia il mondo del lavoro: i cantieri navali di Monfalcone, lavoratori della concia nel vicentino, la zona del tessile a Prato, le campagne del Tavoliere delle Puglie, la Piana del Sele, dove lo sfruttamento dei “nuovi schiavi” e il caporalato da qualche anno a questa parte sono tornati prepotentemente; ma anche i luoghi degli sbarchi come Lampedusa o il Porto di Ancona. E, naturalmente, spaccati di vita metropolitana tra ricerca di cittadinanza, emarginazione, luoghi di culto, quartieri dormitorio e periferie abbandonate: a Tor Sapienza a Roma, nei Cie di Bari e Torino, altri luoghi dell’immaginario come l’Hotel house di Porto Recanati, o quelli di attraversamento delle frontiere. Ma anche storie più private e più intime, che l’Angelo incrocia e racconta, nella più normale e segreta quotidianità di chi cerca una nuova cittadinanza. Storie di adulti e di bambini, di donne e uomini, ma anche storie dei loro paesi che rivivono attraverso la memoria nei traumi del presente.

Lo stile e il ritmo saranno quelli del fumetto popolare, che volutamente si rifà ai Super Eroi  (Superman, I fantastici 4, L’Uomo Ragno) come citazione, pur essendo fortemente italiano, con una grande attenzione ai luoghi e ai loro portati antropologici, anche nei confronti del paesaggio, urbano, rurale o metropolitano, e dei suoi nuovi totem.

Dal punto di vista formale e del segno, L’Angelo Nero è realizzato in bianco e nero e scala di grigio, per dare alle atmosfere una dimensione “noir” di genere che bene si amalgama coi temi trattati: cronaca nera, “supereroismo quotidiano”, realtà degli immigrati. Finora sono stati realizzati tre episodi per un totale di 44 tavole: gli originali saranno in mostra al Centro Studi “Osvaldo Licini” di Monte Vidon Corrado dal 20 novembre al 20 dicembre, nell’ambito dell’ VIII edizione del Premio Letterario Nazionale “Paolo Volponi”.

Così lo definisce il critico Andrea Voglino: “Un po’ Batman, un po’ Spawn, un po’ Il Corvo, l’Angelo Nero è il supereroe migrante diversamente vivo che combatte vincendo – cause già date perse dalla cronaca. Un fumetto più grande della vita, per riuscire a sognare restando con i piedi per terra: la sfida alle leggi della fisica che nell’ambiente dell’editoria indipendente ormai è una way of life.”

L’Angelo Nero, solo dopo un mese dalla prima uscita, ha vinto il “Premio speciale Fumetti in tv” al “Treviso Comic Book festival 2010”.