Antonio Baleani, consigliere comunale Obiettivo Recanati

RECANATI - Giorni l’ex Assessore Sergio Beccacece giustamente preoccupato porta avanti la battaglia relativa al restauro del portale della chiesa di S. Agostino, ormai ridotto in pessime condizioni che mette in dubbio le procedure adottate e l’esecuzione anomala di un restauro a singhiozzo che ci lascia tutti molto perplessi.01 Situazione attuale dei conci leg 1

Noi vogliamo dare come sempre il nostro contributo che potrà essere utile a tutti comprese tutte le Istituzioni, rinfrescando sia la storia del monumento e delle sue vicende che fare una doverosa proposta per riportare il portale alla sua completa e originale bellezza.

Gli storici conoscono bene l’antichissima storia dei frati eremitani di S. Agostino o gli Agostiniani della chiesa Lombarda presenti già a Recanati prima del 1251, che il Vogel dice di essere presenti dapprima nella chiesa di S. Lorenzo che sorgeva al posto dell’attuale chiesa di S. Agostino.

Un convento dove dimorò qualche anno S. Nicola da Tolentino, altri come Beato Girolamo Gherarducci, Antonio Colombella che fu dottore alla Sorbona e insegnò teologia alla Università di Parigi, tra molti altri, Stefano Vanni grande teorico della musica che stampò il libro ”Recanetum di musica aurea.

Dal libro delle “Memorie Istoriche della città di Recanati” opera del gesuita recanatese Diego Calcagni edito nel 1711 a Messina, dalla sua precisa descrizione possiamo sapere con assoluta certezza che il portale della chiesa di S. agostino nel ‘600 era collocato nella facciata che da nella via principale, cioè l’attuale via Calcagni.02 Situazione attuale dei conci leg 2

Riportiamo un estratto riferito alla chiesa di S. Agostino dal libro del Calacgni “….ella ha due porte. Nella sua laterale, che guarda la strada pubblica, ha un bell’ornamento di marmo d’architettura antica. Vi sono due colonne sostenute da due grifi. Sopra la porta vi sono due statue, l’una del Salvatore, l’altra di S. Agostino col Pastorale. Nella porta grande della facciata della chiesa, che guarda la piazza non ve alcuno ornamento.

Sempre alla fine del ‘600 il monumentale convento degli Agostiniani fu interamente ristrutturato su progetto di Ferdinando Galli Bibbiena, basta vedere il bellissimo scalone di marmi pregiati oggi usato per accede nelle aule della scuola elementare. La chiesa purtroppo dopo l’intervento subì una radicale trasformazione che perse completamente le sue originali caratteristiche architettoniche, costruendo all’interno della stessa un’altra chiesa in stile Barocco, oggi visibile.

A cavallo tra la fine del ‘600 e inizio ’700, durante la ristrutturazione progettata del Bibbiena, venne spostato il portale quattrocentesco di marmo nella porta grande della facciata principale, durante il lavoro di rimontaggio del portale composto da vari pezzi, il direttore dei lavori dell’epoca non si accorse che due dei sette conci che forma l’arcata della lunetta ornati da decori floreali e la parte sottostante da piastrelle ripetute composte da visi alati e fiori, sono stati montati rovesciati rispetto al progetto originale di Giuliano da Majano.03 Lunetta intera

Le foto allegate, che ho elaborato con simulazione virtuale fotografica l’ho eseguita allo scopo di stimolare l’interesse di tutti per riportare all’originale splendore il meraviglioso portale quattrocentesco e vogliono essere da stimolo per tutti coloro che hanno la possibilità di decisione del restauro.

Scongiurando la possibilità che vengano eseguiti interventi sbagliati e incompleti, la nostra proposta è rivolta anche alla Soprintendenza dei beni Culturali affinché prenda sotto la sua competenza il progetto di restauro prima di iniziare i lavori con la certezza lo straordinario portale della chiesa di S. Agostino ritoni all’antico splendore anche nel rispetto del grande artista Giuliano da Majano.