RECANATI - Pochi minuti fa una mamma su Facebook ha denunciato che per la somministrazione di un antistaminico al suo bambino il pronto soccorso del "S. Lucia" alle 22 l'ha invitata a rivolgersi al Salesi di Ancona o Macerata .....
Quasi in contemporanea la nota di Antonio Baleani "Ultime battute d’ali per il Santa Lucia".

Di Antonio Baleani, consigliere comunale Obiettivo RecanatiGiù le mani dallospedale 2
La storia ormai è vecchia e ripetitiva come quella del “Cucco”, un piano sanitario regionale che si aggiusta sempre per procurare danno ai cittadini a favore del privato. Per non drammatizzare sulla nostra reale triste situazione sui servizi sanitari è meglio iniziare con un pizzico d’ironia.
Il cacciatore di turno incaricato ha colpito ancora, con la consueta tecnica politica dell’illusorio e ingannevole richiamo del fischio magico denominato “quacquarì”, che per l’ennesima volta ha imbrigliato a morte nella sua rete tutto il popolo delle quaglie. La trappola tesa dagli uomini del Partito Democratico regionale e locale che da oltre dieci anni, “Passo dopo Passo”, prima con le delibere 1173 e 1735 di Spacca, poi con la 1083 del 22 dicembre di Ceriscioli, ma con Fiordomo sempre presente, hanno fatto fare un altro brusco passo indietro al S. Lucia. Chiudendo anche l’ultimo importante servizio di chirurgia Day Ospital che vanta oltre 3200 interventi, hanno voluto fare ai recanatesi un altro bel regalo di Natale, ma come contentino hanno allestito la pista su ghiaccio in piazza Leopardi. Esattamente come avvenne per smantellare il reparto Materno infantile chiuso perché molto efficiente e rinomato in tutta ltalia.
Contro il continuo massacro della sanità pubblica recanatese non sono servite 22.000 firme, 5.000 cartoline e tanta attività svolta da oltre dieci anni dal Comitato a difesa del S. Lucia e né le lunghe e annose discussioni sul tema in consiglio Comunale. Il destino inarrestabile riservato dal PD al nostro nosocomio è implacabile. Ci hanno sempre osteggiato, deriso, denigrato e calunniato, ma ancora una volta emerge la verità con tutta la sua chiarezza e durezza.
Dopo questo ulteriore gravissimo atto risulta quanto chiaramente e impunemente il PD abbia sempre governato la sanità locale al solo scopo elettorale, senza tenere conto dei reali bisogni della collettività, sprecando il denaro pubblico per opere realizzate e spesso inutilizzate. Qualche anno fa furono spese ingenti somme con solenni inaugurazioni per la ristrutturazione di nuovi reparti come la pediatria, poi chiusa subito dopo, nonché per quella della ex medicina con 20 posti letto che avrebbe dovuto ospitare l’Inrca di Appignano, reparto mai aperto; analoga sorte è stata riservata al pronto soccorso, poi declassato a punto di primo intervento, e anche al reparto chirurgia uomini, rimasto serrato a lungo con catene e lucchetti. Dopo la chiusura dei vari reparti hanno costruito le scale esterne di sicurezza, poi c’è stata la cessazione del laboratorio analisi con i relativi lavori di ristrutturazione per trasferire il centro Dialisi, opere che vanno avanti a singhiozzo, e ancora tutto è molto vago, ecc..; in realtà l’unico buon servizio rimasto è quello della cucina che lavora anche per altri ospedali, tanto che per l’occasione si indisse un concorso per coronare ben 8 nuovi necessarissimi cuochi.
Aggiungiamo le tante promesse fatte in sede di commissione sanità del 17-03-2015 dall’ex direttore Asur Gigliucci, tanto che nella registrazione in oggetto si elencano tutti i provvedimenti che erano previsti per il nostro presidio; “su Recanati si sta puntando come eccellenza dell’area vasta”, con “mantenimento e potenziamento della chirurgia”; inoltre, si sta “puntando sulla chirurgia urologica che dovrà diventare una eccellenza per tutta l’area vasta”. Dovrà partire “l’investimento ex laboratorio analisi per ospitare il centro dialisi con consegna lavori entro i primi mesi del 2016 e con trasferimento del poliambulatorio al piano superiore”, con annesso “trasferimento dei laboratori di riabilitazione” e “reintroduzione all’interno della struttura del DSN. Poi: “riportare all’interno l’RSA con 40 posti letto. Puntare sulla chirurgia dermatologica e oncologica”, con “altri servizi generali: entro il 2015 acquisto del nuovo Mammografo, già stanziata la somma in bilancio e sostituzione della macchina Tac con quella di Civitanova ecc....”.
A questo punto è facile prevedere quale sarà l’ultima e mortale schioppettata per il S. Lucia dal prossimo cacciatore di turno, quando gli ultimi tagli andranno a regime in mancanza della chirurgia Day Ospital e una delle due nuove sale operatorie sarà trasferita altrove. Ancora, senza anestesista, senza la reperibilità chirurgica, con la riduzione o la possibile chiusura del Primo Punto intervento, verrà meno anche la necessità di tenere in vita la radiologia, mai aggiornata come promesso. Così l’opera di smantellamento totale sarà compiuta, mentre in questi giorni si sentono parlare a sproposito alcuni politici sulla possibilità di costruire nuove strutture ospedaliere senza soldi.
Mentre “Gli augelli contenti, a gara insieme per lo libero ciel fan mille giri”, “Passo dopo Pùasso”, giorno dopo giorno, ora dopo ora, “muti questi occhi all’altrui core”, il martirio del S. Lucia sarà completato, con la connessa gravissima situazione sanitaria a carico dei recanatesi e con i nostri “Favolosi” amministratori che invece di occuparsi di sanità, vorrebbero fare Recanati capitale della Cultura senza uno straccio di ospedale.
Tutta la Giunta, in particolare il Sindaco e l’Assessora alla sanità per la loro incapacità e complicità politica su tutta questa grave vicenda, dovrebbero sentire il peso delle loro responsabilità e per il bene della città dimettersi.