RECANATI - Con una lunga lettera indirizzata non solo al Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, ma anche al Presidente della IV Commissione Fabrizio Volpini, alla Vice Presidente della IV Commissione Elena Leonardi, ai membri della IV Commissione Consiliare Permanente della Regione Marche, ed alla Dirigente alla Sanità Regione Marche Lucia Di Furia, il Comitato puntualizza gli elementi cardine della sua battaglia in difesa dell’ospedale e contro il suo depauperamento.corteoh1

“Il Comitato per la Difesa dell’Ospedale Santa Lucia di Recanati –scrivono la presidente Edelwaiss Pellegrini e la segretaria Nicoletta Marzioli-, è nato nel 1996 per la difesa dei servizi sanitari offerti da quello che era un’eccellenza del nostro territorio e che ancora oggi onora nonostante le scellerate e incomprensibili scelte politiche che vanno a discapito del diritto alla salute di un vasto territorio che interessa circa 50000 utenti che aumentano notevolmente nel periodo estivo.
Nel corso degli anni nonostante le notevoli prestazioni il Santa Lucia è stato depauperato facendo si che gli utenti si rivolgessero ad altre strutture non sufficientemente idonee a sostenere la grande mole di prestazioni in termini di posti letto, di liste di attesa e di efficienza nei pronto soccorso (testimonianza ne sono le allucinanti situazioni che quotidianamente si presentano nei pronto soccorso di Macerata e Civitanova). Tutti i giorni infatti ci pervengono testimonianze di persone che si sono trovate a vivere delle situazioni incresciose in questi luoghi.
Sono stati spesi notevoli importi di denaro pubblico per ristrutturare reparti poi via via chiusi, come ad esempio quella per la lungodegenza, la pediatria, le sale operatorie e soprattutto il punto di primo intervento inaugurato nel 2009.
Non di meno importanza è il reparto di diagnostica dove manca personale sufficiente e macchinari come la tac e il mammografo ormai promesso da tempo.
Quello che non possiamo accettare è vedere una struttura idonea a soddisfare le esigenze del nostro territorio in termini di sanità pubblica che venga declassata a “cronicario” e spingere gli utenti verso la sanità privata e la mobilità passiva. Qualcuno, con dati alla mano ci deve dimostrare il risparmio. Oltretutto la sanità privata deve essere una scelta e non una priorità.
Crediamo che queste scellerate decisioni non sono allineate alle esigenze della nostra cittadinanza, in quanto le strade sono scomode e non scorrevoli, i nosocomi di Macerata e Civitanova si trovano a 30 Km e sono sovraccarichi, i pronto soccorso sono insufficienti e mal gestiti, sia come locali che come personale. Vi invitiamo a fare un giretto in queste strutture in qualsiasi giorno dell’anno.ambulanze PPI
La sanità marchigiana negli ultimi decenni ha cambiato notevolmente mettendo in atto scelte spesso contraddittorie, controproducenti e dispendiose a discapito della popolazione che si trova purtroppo a dover affrontare giornalmente problemi con la salute. Chi prende certe decisioni deve assumersene anche le responsabilità, ma sembra che in Italia questo non venga contemplato.
Le scelte nel campo della sanità debbono essere fatte in modo equo, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze e di garantire presidi e strutture che coprano dignitosamente tutti i bacini senza creare zone di carenza e vuoto assoluto generando ingiuste disparità.
L’ Ospedale di Recanati rappresenta un punto nevralgico, infatti è l’unica struttura a presidio di un ampio territorio con una viabilità poco adeguata e una notevole distanza da qualsiasi altro presidio (30 km), un suo ulteriore ridimensionamento comporterebbe un vuoto imbarazzante per una densa zona territoriale.
Il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione Italiana e la sanità rappresenta un valore sia dal punto di vista della salute, della salvaguardia, della prevenzione e delle emergenze a difesa delle vite umane e tutto ciò DEVE essere garantito e spalmato equamente in tutta la Regione senza discriminazioni.
Pertanto visto che i cittadini del nostro territorio pagano le tasse come quelli di altri territori molto più graziati, CHIEDIAMO CON FORZA che venga ritirata la Delibera Regionale numero 139 del 22.02.2016 dove si stabilisce l’Ospedale di Comunità per il Santa Lucia di Recanati con la relativa chiusura del Punto di Primo Intervento h24. Tutto ciò è inaccettabile e per questo continueremo nella battaglia ad oltranza e presentiamo per conoscenza le oltre 2500 petizioni raccolte in meno di un mese a sostegno di questa causa.P 20170409 105816
Riteniamo altresì opportuno che il Punto di Primo Intervento dell’Ospedale di Recanati venga potenziato per poter sostenere esigenze di questo territorio anche rafforzando la diagnostica di radiologia con medici presenti almeno fino alle 21.00.
Ricordiamo che la modifica del Titolo V della Costituzione del 2001 con l’accordo Stato- Regioni, lo Stato ha dato l’autonomia alle Regioni di decidere riguardo alcune materie tra cui la sanità, pertanto in questa modifica, si recita che le Regioni possono, in base al territorio e alle sue criticità prendere decisioni diverse rispetto alla legge quadro.
Nel terminare auspichiamo che il buonsenso prevalga e vengano ritrattate certe inaccettabili decisioni come è avvenuto con la passata amministrazione regionale”.