RECANATI – Domani si vota per il rinnovo della governance della BCC, i due candidati (Bertini/Angelici) alla presidenza hanno esposto le loro linee programmatiche e nelle ultime ore l’imprenditore Sandrino Bertini ha esplicitato alcune precisazioni sulle quali ora torna l’avv. Paolo Angelici.foto Angelici

“Ho letto una ‘precisazione’ fatta dal candidato Bertini e ritengo opportuno chiarire quanto segue –scrive Angelici- 1) Adesione ad ICCREA: è una scelta programmatica del CDA uscente, mia e della lista che mi supporta; ricordo che Bertini, almeno sino a qualche giorno fa, non si era espresso favorevolmente. Se ora ha cambiato idea, avrà avuto i suoi motivi, che forse andrebbero spiegati ai soci chiamati domani a votare su questa scelta fondamentale. 2) Fusione: la necessità di un’aggregazione è stata ripetutamente affermata dal CDA uscente, che durante il triennio ha approfondito varie ipotesi, incontrando gli esponenti delle consorelle interessate; questo percorso continuerà, a maggior ragione dopo l’adesione alla Capogruppo. 3) Territorio: il riavvicinamento alle esigenze dell’economia locale è il fine su cui convergono gli sforzi di risanamento compiuti in questi anni, come previsto dal programma 2016-2018 in corso di attuazione. Le ricostituite condizioni organizzative e patrimoniali, verificate dallo SREP 2016, ci consentono oggi un’importante capacità di erogazione del credito. 4) Formazione del Personale: il CDA uscente ha molto investito su questo, tanto da arrivare quasi a raddoppiare le ore di formazione rispetto alle precedenti gestioni, ricevendo anche i relativi contributi INPS per oltre 240.000 euro, di cui 92 mila euro solo per il 2016. Il piano formativo in corso prevede già, oltre al mantenimento dei presidi organizzativi e di controlli acquisiti, un maggior interesse allo sviluppo commerciale. 5) Politica di gestione del credito: Le policy della banca attualmente in vigore, anche in considerazione del maggior patrimonio di vigilanza disponibile, consentono di sviluppare rapporti commerciali proficui con la clientela ed i soci, mantenendo il presidio dei rischi”.
“Mi rendo conto – conclude Angelici- che su diversi punti le posizioni programmatiche mie e dell’altro candidato possono sembrare molto simili. Sono infatti obiettivi fissati dal CDA uscente - di cui abbiamo fatto parte entrambi – e sui quali la banca sta già lavorando. Per questo io e gli altri consiglieri a fine mandato, con un graduale rinnovamento, abbiamo messo in campo una proposta di continuità. La differenza sostanziale è che Bertini si è staccato da questo CDA, candidandosi alla Presidenza autonomamente, supportato – per quanto poi appreso - da una lista che si pone invece come alternativa al Consiglio uscente”.