di Antonio Baleani, capo gruppo consiliare Obiettivo Recanati

RECANATI - Nel perenne scandaloso cantiere elettorale visibile nel piazzale lato ovest del nostro ex ospedale S. Lucia lato strada circonvallazione, giace nel bel mezzo l’ultima culla lì scaraventata e solitaria alla vista di tutti recanatesi, come se volesse darci l’ultimo saluto prima di essere gettata via ad opera dei rottamatori politici di professione.
Un piccolo lettino che rappresenta la grande storia di quello straordinario reparto materno infantile posto al piano terra dell’ospedale che quando entravi profumava delle nuove vite dei bambini appena nati.Culla ospedale S Lucia 2017 leg
Dopo una serie di inaugurazioni fasulle, fra cui quella della ristrutturazione della Pediatria, reparto che ottenne il grande riconoscimento dall’Unicef come Ospedale Amico del Bambino, tale reparto fu chiuso nel 2011. Questa operazione venne ritenuta da molti cittadini una grande offesa, perché nella storia la nostra città è stata sempre simbolo della natività, basti pensare a ciò che scrive Monaldo Leopardi in proposito; egli infatti fa risalire venuta la S. Casa di Nazareth nel territorio recanatese prima del lontano 1194.
Una immagine desolante, che ci riempie di tristezza al pensiero di quanti bambini abbiano visto la luce per la prima volta in quel piccolo lettino di alluminio. Oggi nessun recanatese potrà più vantare di essere nato nella sua città. Un oggetto che meriterebbe di essere esposto perennemente in qualche vetrina del centro storico, come simbolo dello sfascio della sanità recanatese e con l’intento di svergognare tutti i responsabili politici nazionali, regionali e locali.
I recanatesi più anziani che fin dagli anni ’30 hanno vissuto e contribuito al grande sviluppo del S. Lucia ricordano la presenza di tanti primari, specialisti in tutti i reparti che hanno svolto eccellentemente il loro servizio fino al fatidico 2009, anno in cui ci fu il cambio di direzione politica, quando la nostra sanità incominciò il conto alla rovescia verso il suo completo smantellamento e verso la privatizzazione di ciò che era stato già politicamente lottizzato, come chiaramente avvenuto anche nel nostro territorio.
I posti letto ora presenti al Santa Lucia di Recanati sono riservati alle persone che hanno poche prospettive di vita futura, perché esso oggi è una struttura programmata soltanto per il fine vita.02 Culla ospedale S Lucia 2017 leg
E’ giunta l’ora di interrogarsi su cosa si nasconde dietro la politica sociale italiana. Perché tanti italiani giovani e pensionati fuggono dall’Italia? Perché invece importiamo bassa manovalanza di cui non abbiamo bisogno in quanto la manifattura è scomparsa? fuggono forse per la mancanza di un lavoro dignitoso e di una prospettiva futura? mentre i pensionati fuggono per il costo eccessivo della vita e perché nella nuova destinazione troveranno un trattamento sanitario migliore?
Questa pessima politica sociale creata ad hoc, anziché incentivare le nascite degli Italiani, va a chiudere reparti materni infantili, mentre in Italia si moltiplicano gravi casi di neonati ritrovati nei cassonetti e per far partorire le moltissime donne in difficoltà, negli ospedali ci si inventa risposte inadeguate come “una culla per Vita”.
I costi degli asili nido sono troppo alti e penalizzano quasi esclusivamente le famiglie italiane, mentre di fatto si incentivano politiche a rischio vita, favorevoli all’importazione di esseri umani attraverso gli sbarchi di bambini non accompagnati e adulti già confezionati da assistere.
Per gli italiani che invece raggiungono una certa età, in qualche modo si favorisce l’uscita da questa vita, attraverso la chiusura degli ospedali, il taglio drastico dei posti letto, lo spostamento degli ospedali sempre più lontano, quando non si lasciano i pazienti a tribolare sulle barelle per lunghi giorni nei pronto soccorso. Le statistiche recenti ci dicono che molti cittadini rinunciano a curarsi per le lunghe file d’attesa, anche queste create ad hoc per spingere il cittadino verso la sanità privata.
Dopo una vita di lavoro i nostri anziani hanno una modesta pensione che forse, a giudizio perverso dei governanti essi stanno godendo troppo a lungo, perciò la politica pensa che possa essere meglio reinvestita nella nuova perenne emergenza profughi che potrà costituire un futuro e positivo bacino elettorale.

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