RECANATI –Che ci fosse una pur qualche contestazione era nell’aria e si attendevano in verità molte più persone ma che alla fine fossero solo appena una decina a manifestare una sorpresa.23736071 1937540119841305 3115925524731066563 o

Alla fine per 7 di questi identificazione da parte di Carabinieri e Polizia Locale per manifestazione non autorizzata. Nomi e cognomi che finiranno in un rapporto, tra questi quello dell’ex assessore Nino Taddei, di Maurizio Paoletti (capogruppo di FI), del dott. Marco Buccetti, di Asterio Tubaldi patron di Radio Erre e corrispondente del Resto del Carlino.

Vano anche il tentativo di volantinare subito stoppato dalle forze dell’ordine.

Nel documento si legge “Ringraziamo il Presidente Ceriscioli che viene a Recanati, negli storici luoghi dove sorgeva il nostro ospedale. Non vorremmo però che la presenza degli esponenti ASUR e regionali sia l’ennesima beffa per la nostra sanità”.

“Negli ultimi mesi –si legge- abbiamo visti riaccorpare uffici e servizi in quelle sale che un tempo erano adibite a luoghi di degenza e di cura; ciononostante abbiamo anche assistito all’incessante impoverimento del personale sanitario, delle strutture sanitare diagnostiche e terapeutiche di rilievo, nonché alla scomprsa della H con il conseguente declassamento del nostro nosocomio”.

“La presenza di tanti esponenti politici –prosegue la nota del comitato- è dovuta ad una nuova inaugurazione, quella della nuova dialisi, per la quale siamo estremamente riconoscenti, ma nel contempo non possiamo ignorare che abbiamo un Ospedale di Comunità espressione delle cosiddette cure intermedie, un ponte tra una semplice struttura assistenziale ed una casa di riposo. Ecco perché il Comitato chiede con forza che sia ritirata la delibera regionale 139 che ha declassato diversi importanti nosocomi della nostra Regione, compreso il S. Lucia e che cancella i Punti di Primo Intervento”.

“Ci hanno detto –conclude il documento. Che ora il PPI di Recanati rimane funzionante ma con soli due medici interni che devono garantire sia il servizio di emergenza che gran parte delle cure intermedie. Tutto ciò è per noi fonte di estrema preoccupazione e per tale motivo richiediamo un pronto e concreto reintegro del personale sanitario e parasanitario utile sia alla funzionale operatività del nostro PPI, dedicato alle urgenze sanitarie , sia al ripristino di posti letto utili almeno all’avvio di adeguati percorsi clinico diagnostici e/o percorsi di cura, anche se non di estrema complessità”.

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