RECANATI - Il mezzobusto in pietra calcarea del Padre Benedicente situato sul portale di Sant’Agostino, sarà sostituito da una copia in scala 1:1, mentre l’originale, per 6d17fccdedd098df5e8fbe5c0f5755e811a0eefa.6961799da0c80449a193d3896dc3d1a0proteggerlo da sicuri pericoli, sarà trasportato al Museo Villa Colloredo Mels. L’ipotesi è stata avanzata dalla Soprintendenza dopo aver verificato, durante un sopralluogo, il rischio di possibili cedimenti dell’arco sottostante a causa del peso eccessivo della scultura di 300 kg. Una cifra incredibile e sbalorditiva ma è ciò che hanno riferito i due restauratori della ditta Alchemy, Maria e Simone Fortuna. L’idea di aggiungere una mensola d’appoggio per collocare la pesante statua è stata immediatamente scartata poiché corrispondeva all’altezza dell’organo. Eliminata anche l’idea di un’imbracatura antisismica in ferro, perché comprometterebbe l’estetica del portale.

L’opzione d’installare una copia in materiale più leggero, è stata discussa nel pomeriggio di giovedì 22 maggio, dall’assessore alle culture Rita Soccio, il vice sindaco Antonio Bravi e l’architetto Maurizio Paduano dopo aver consultato, insieme ai restauratori, il parroco di San Domenico e Sant'Agostino don Alejandro Gonzalez Parrilla, la dott.ssa Nikla Cingolani e il prof. Marco Moroni (nella foto sotto).

La copia sarà realizzata dall’artista Marco Cingolani il quale dopo l’esecuzione di un calco in gomma siliconica, realizzerà la statua in vetroresina con fibra di carbonio, più rinforzo in metallo per ancoraggio a parete e rifinitura con una patina pittorica per riprodurre al meglio l’originale.

La Soprintendenza ha inoltre consigliato di eliminare i tre parcheggi di fronte al portale per proteggere soprattutto i grifoni alati dai tamponamenti di auto come è già successo in passato. Soluzione appoggiata anche dai restauratori testimoni essi stessi di alcune collisioni all’armatura da parte di qualche autista maldestro mentre stavano lavorando.

Altra decisione importante riguarda i famosi "conci invertiti" che rimarranno al loro posto. Sempre secondo il parere della Soprintendenza si tratta di uno sbaglio commesso durante la ricostruzione del portale dopo il trasferimento da Via Calcagni all’attuale posizione, perciò ormai si tratta di un “errore storicizzato”.

Il termine dei lavori, in ritardo di un mese per via del freddo e della neve, sono previsti per fine aprile.

Il professore Moroni ha dato anche dei consigli su come valorizzare il patrimonio recanatese suggerendo un percorso artistico rinascimentale firmato Giuliano Da Maiano con i due portali (San Domenico - dove all'interno della chiesa c'è un'altra scultura del Padreterno - e Sant’Agostino), Palazzo Venieri e Palazzo Massucci. Paduano infine ha lanciato l’idea di una mostra dedicata al restauro con ingrandimenti fotografici per vedere da vicino ogni particolare. (Nicla Cingolani)

IMG 3879

banner mogol 2