Inaugurazione del nuovo ufficio IAT del comune di Recanati realizzato nella dipendenza della chiesa di San Pietrino e presentate la nuova guida turistica della città e altrettanto nuova piantina di Recanati.Fiordomo_IAT

Molto accogliente e caldo l’ambiente riservato al punto informativo che si propone lungo il percorso che porta a casa Leopardi e quindi in grado di “intercettare” i flussi turistici che provengono dalla fermata classica della curva del Grottino e proporre loro dopo la visita ai luoghi leopardiani anche una visione globale delle altre ricchezze turistiche cittadine.

Uno schermo gigante propone gli spot di Dustin Hoffman che promuovono le Marche con la declamazione dell’Infinito ma anche video sulla città.

La gestione dello IAT è stata affidata a Spazio Cultura che già gestisce il sistema museale cittadino.

La possibilità di poter utilizzare l’annessa chiesa di San Pietrino per mostre d’arte, esposizioni di prodotti tipici, concerti, etc., valorizza ulteriormente l’area che, a nostro parere appare molto, ma molto buia nonostante presenti interessanti spunti artistico architettonici.

La mini piazzola con la bella fontana, su cui si affaccia l’ingresso dello IAT, andrebbe valorizzata magari anche con delle semplici panchine e qualche pianta.

Resta comunque lo sconforto di fare appena  200 m. dopo il punto IAT e trovare la Piazzuola Sabato del Villaggio colma di auto, Alla faccia della promozione dell’immagine leopardiana …..

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La serata oltre che su un seguitissimo saggio di giovani esecutori della Civica Scuola di Musica, si è imperniata sulla presentazione del volumetto turistico e sulla nuova piantina.

Colorata e graficamente interessante la piantina (una creazione di Sergio Cappellacci) con l’idea della città a rilievo in bianco e l’individuazione in rosso dei siti di interesse. Importante anche l’individuazione di un percorso ideale supportato dalle distanze e la visualizzazione fotografica dei “rossi”. Peccato che siano andate perse la chiesa di San Francesco, le Carceri Pontificie, Porta Cannella (considerata la più antica di Recanati), i bassorilievi delle Porte della Pace e la casa natale di Giuseppe Persiani, casa Bruglia (sede della Zecca e delle Congregazioni), il Centro Mondiale della Poesia.

Stesse “perdite” sulla guida (realizzazione grafica di Gloria de Carolis ed Elisabetta Menghini). Rispetto al precedente volumetto, “I luoghi dell’Infinito”, la guida perde molto in vivacità e propone delle foto non del tutto in grado di far apprezzare la città. A livello di riferimenti museali non si fa alcun riferimento al museo tematico delle Sale Leopardiane nel comune e si indica come aperto il Museo Diocesano (chiuso a tempo indeterminato) e per le cui informazioni ci si può rivolgere ai Musei Civici di Villa Colloredo che, a quanto risulta, per ora non ne hanno però la gestione.

Manca una brochure collegata che fornisca al turista informazioni dettagliate su ospitalità e ristorazione.

Ci si augura che in una eventuale seconda edizione della carta e della guida si apportino delle modifiche e che il volumetto si colori un tantino.

Come al solito ... classica inaugurazione alla recanatese. Taglio del nastro ieri ... apertura ... forse la prossima settimana.

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