PORTO RECANATI – Uno scatto repentino della nonna, che lo ha afferrato e stretto a se, ha evitato che un bimbo, di appena 10 anni, desse attuazione ad un clamoroso gesto per richiamare l’attenzione su di se e sull’angoscia che una separazione dei genitori lo attanagliava.bimboorso

C’è voluto molto sangue freddo per assistenti sociali e carabinieri nel dominare una situazione il cui picco ultimo è solo l’ultimo di una vicenda, terribile per il bimbo, che si trascina da diverso tempo.

Il piccolo reclama di voler stare più tempo con il padre: una sentenza del tribunale però stabilisce debba vivere con la mamma e che il genitore possa vederlo a metà settimana per un paio di ore.

Il legame con il padre deve però essere ancora ben saldo per il bimbo nonostante la separazione, e così giorni (aveva anche già minacciato di impiccarsi) durante un litigio tra i genitori, il ragazzino, già fortemente provato da una situazione che si barcamena sempre più spesso senza che nessuno dia ascolto alle sue richieste, ha aperto la finestra e ha tentato di lanciarsi nel vuoto.

In quel momento in casa c’erano oltre ai familiari anche le assistenti sociali e i carabinieri che le stesse avevano chiamato per l’incandescenza assunta dal conflitto genitoriale. Ma la più pronta di tutti è stata la nonna paterna che con un guizzo ha bloccato il nipote.

La calma è poi tornata ma quanto accaduto necessità di una profonda riflessione soprattutto per la determinatezza dimostra tata dal bambino per il quale quelle appena due ore alla settimana da poter trascorrere con il papà sono davvero poche, La legge ha sentenziato diversamente e lui questo però non lo accetta e la minaccia prima di impiccarsi esplicitata alle stesse assistenti sociali, il gesto poi di gettarsi dalla finestra impongono l’innalzamento di una soglia di attenzione massima sulla vicenda.