PORTO RECANATI - Una trappola ben congegnata quella delle Fiamme Gialle che si sono finti corrieri espresso per acciuffare una banda di spacciatori. Alla fine dell'operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Macerata, in manette un senegalese, e due nigerriani, un uomo ed una donna, coinvolti nel traffico.

Il senegalese è stato arrestato mentre ritirava la "merce" in un'area di servizio, gli altri nel loro appartamento all'Hotel House.goa

Operazione che ha reso necessario l'impiego di uomini specializati del Gruppo Operativo Antidroga (GOA) di Ancona.

Tutto scaturisce da una segnalazione da Roma dove un pacco, proveniente dall'india, contenente delle borse "Gucci" tutte contraffatte, aveva insospettito la GdF. Aperto il pacco , oltre che scoprire la falsità delle borse, queste riservavano la sorpresa di avere celati tra le appliques circa 260 gr. di cocaina.

A quel punto è scattata la trappola, in gergo una "consegna controllata di droga". Le Fiamme Gialle hanno ben riconfezionato il pacco e contattando telefonicamente come corrieri il destinatario, dicendo che non riuscivano a trovarlo, e venivano invitati ad un'area di servizio per la consegna.

Mentre la zona veniva circondata, un uomo del GOA, travestito da corriere, effettuava la consegna. Al momento della firma per la ricezione sono scattate le manette. In contemporanea altri uomini del GIA agivano all'House dove era stata individuata la restante organizzazione.

Se immessa sul mercato la cocaina avrebbe fruttato almeno 700 dosi.

Per la Procura della Repubblica hanno coordinato indagine e operazione il Procuratore Giovanni Giorgio e il Sostituto Claudio Rastrelli.