PORTO RECANATI – La telefonata ti dice di salire subito al Burchio per dei lavori. La sola parola Burchio in questi giorni suona come un campanello d’allarme per il cronista. E quando arrivi sul posto rilevi la protesta di chi percorre quella strada in bicicletta (in effetti un percorso stimolante sia atleticamente che paesaggisticamente) e reclama la messa in sicurezza dei lavori in corso per realizzare un marciapiede.

In effetti l’area dei lavori andrebbe delimitata meglio e soprattutto protetti i pericolosi tondini di ferro e non solo in parte. Ci sono poi buche realizzate per le fondazioni del marciapiede. I ciclisti che percorrono quella strada rappresentano un potenziale rischio per l’incolumità in caso si incrocino delle auto (che mica vanno piano come abbiamo verificato) e costringano il ciclista all’estremo bordo della strada.kartello1

Doglianze a parte per una maggiore sicurezza dell’area, il cronista scopre un cartello un tantino …. galeotto e dal sapore … elettorale.

Una volta si sarebbe scritto “Comune di ……. Ufficio tecnico ….. Assessorato ai LL.PP.”, questo recita un po’ pomposamente e forse se ne sarebbe potuto fare a meno visto che il clima elettorale a Porto Recanati non è dei più tranquilli.

I lavori sono eseguiti in base all’accordo procedimentale (legge 241/90 art. 11) di cui alla delibera di consiglio comunale del 30 dicembre scorso. Interventi di urbanizzazione esterna (marciapiede e illuminazione pubblica) a quella che sarà poi un viabilità pedonale da e per il resort ed albergo in progetto sull’area.

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