PORTO RECANATI - Nelle precedenti edizioni abbiamo riferito della bimba che si era allontanata dal centro estivo comunale e si era fatta un bel po’ di spiaggia a piedi verso nord, con relativo ed immediato allarme e attivazione delle ricerche conclusesi con buon esito grazie alla sinergia balneari e personale della Delphinus che vigila sui bagnanti.bagnino

Un nostro attento lettore, prendendo spunto dall’accaduto ci scrive “….. Beh, certo, bella cosa, ottima notizia, ma la cosa che mi suona strana è che giorni fa non sia apparso alcun cenno del salvamento effettuato da altri due bagnini della stessa cooperativa Delphinus nella spiaggia libera tra l’Oasi e Gioia di Puglia a Porto Recanati, dove un bagnante straniero (credo pakistano) è stato salvato dai bagnini Sendy Sutera e Fernando Scocco che (Sutera per primo) si sono gettati in acqua portando in salvo la persona che stava dimenandosi sbattuto dalle onde contro gli scogli … credo che l’altro bagnino si sia anche ferito!”

Prosegue il nostro lettore “per di più sono intervenuti in un’area non di loro competenza (spiaggia libera), laddove non c’era la convenzione con il Comune per il salvamento, e dove credo che gli stessi bagnini non fossero nemmeno tutelati da assicurazione per eventuali incidenti occorsi …”.

Scrivendo il nostro lettore ci “punzecchia” con “… mi pare un po’ inusuale che tale notizia non sia giunta in redazione ... credo che sia stato pubblicato qualcosa su un quotidiano, ma solo per polemizzare sulla convenzione col Comune”.

Teniamo a precisare da parte nostra che essuno però ci ha girato la news che giustamente meritava l’onore delle cronache anche perché i due protagonisti del salvataggio, come descrive il nostro lettore, hanno agito come dei veri life guards anche fuori delle rispettive competenze e questo fa loro onore come a tutto il sistema di salvamento della Delphinus.

Concordiamo con quanto scrive il nostro lettore quando afferma che “credo che anche a quei bagnini debbano andare oneri ma anche onori … parimenti a quelli che hanno ritrovato la bambina … anzi, Sendy e Fernando hanno rischiato (seppur facendo il loro dovere – anche se al di fuori della loro giurisdizione) del loro per salvare una vita.”

Ribadiamo che se magari in futuro la Delphinus si attivasse “motu propri” per una migliore comunicazione circa interventi o eventi curiosi che la vedano protagonista con i suoi elementi, per noi nessun problema.

A scanso di equivoci, possiamo assicurare il nostro lettore, da parte nostra nessuna censura preventiva nei confronti dell’associazione e dei suoi collaboratori, solo che la news, come tante altre relative a episodi di spiaggia e mare, non ci è mai arrivata.

Ringraziamo il nostro lettore per la “dritta” e la “punzecchiata” ed assicuriamo che chi va al mare a Porto Recanati, se nei pressi, anche fuori delle aree di giurisdizione, opera un life guard della Delphinus, un occhio vigile c’è.

Però visto che ci siamo, ci può spiegare qualcuno del comune cos’è questa storia delle aree coperte e delle aree “non coperte” e della mancanza di assicurazione per gli operatori?

Magari una risposta prima che la stagione finisca ……