PORTO RECANATI - Stavolta è andata bene. L'ultimo temporale ha portato in mare solo fanghiglia e non materiale organico inquinante. Le ripetute delle analisi condotte dall'ARPAM hanno fatto tirare un sospiro di sollievo all'amministrazione comunale e agli operatori balneari.

La soddisfazione del sindaco Montali in una breve nota in cui scrive che "i controlli effettuati dall'Arpam lo scorso 22 agosto hanno evidenziato che i livelli di batteri escherichia coli sono nella normalità. Nessun problema dunque per i bagnanti che possono tranquillamente godersi il mare. Una buona notizia per tutti che ci fa tirare un sospiro di sollievo. L'attenzione comunque resta sempre alta, stiamo infatti monitorando costantemente la situazione".arpamfiumarella-006

Dalle indagini dell'ARPAM che ha ispezionato l'area per una giornata intera, anche con controlli in siti produttivi, intanto sembra venire esclusa l'ipotesi dolosa e grazie alla collaborazione dell'ASTEA che ha messo a disposizione tecnologie ispettive, e grazie alla fluoroscina cin cui l'ARPAM "marca" i percorsi nel sottosuolo delle acque, sono stati individuati ed esplorati alcuni vecchissimi condotti di scarico, per lo più di acque bianche, in parte in disuso, in parte non, nell'area circostante la Fiumarella. All'interno di questo groviglio sotterranneo di condotte, per lo più sconosciute, risalenti forse agli anni '70, e sulle quali l'ASTEA sta concentrando l'attenzione, andrebbe ricercata una delle concause dell'evento del 14 agosto. Serviranno ulteriori approfondimenti sul come siano stati collegati ma anche sul perchè di questi condotti per i quali ora l'ASTEA ha incaricato una impresa specializzata di fare una pulizia a fondo.

E' inoltre emerso che durante il "briefing" alla Fiumerella di un paio di giorni fa, i funzionari dell'ARPAM hanno rilevato al sindaco Montali ed alla Polizia Locale la continua presenza di persone (notata anche nei giorni precedenti) in due tratti di spiaggia in cui è "perennemente" vietata la balneazione e la frequentazione, in un caso perchè sito inquinato, di fronte al Paradiso Azzzurro, area oggetto di un piano di caratterizzazione (qui rimossi cartelli divieto e la transennatura che impedivano l'ingresso), negli altri perchè aree di alaggio.