PORTO RECANATI –  Da Palazzo Volpini, dopo la conferenza stampa della Coneroblu, nessuna comunicazione ufficiale sui contenuti dell’incontro di Lidya Karmalyuk con la stampa. A parte alcune generiche affermazioni rese questa mattina dal sindaco Montali al Resto del Carlino, non emerge una posizione chiara anche se è noto che nel programma elettorale di Noi per Porto Recanati (la coalizione che ha vinto le elezioni) non c’è il Burchio, e che di questa realizzazione ha il suo più fermo oppositore il vice sindaco Riccetti.resort-porto-recanati-coneroblu-1

Al quotidiano bolognese la Montali dichiara che l’incontro richiesto dalla Coneroblu non è in agenda ma solo perché c’è la necessità da parte dell’amministrazione comunale di approfondire tutta la questione tecnico burocratica avviata dalla giunta Ubaldi ed ereditata dal nuovo esecutivo.

Uno degli aspetti che dovrebbe mettere più in ambasce la giunta Montali è quello della possibile azione risarcitoria (la Coneroblu ha impegnato già 5 milioni di euro per acquisire 34 ha di terreni) ma anche su questo aspetto il comune è attendista prima di esprimersi.

Sembra però che prima di una causa civile Coneroblu contro il comune, arrivi prima una querela contro un cronista e relativo organo di stampa, “reo”, il primo, di avere posto delle domande scomode e non attinenti la vicenda Burchio, durante la recente conferenza stampa.

In attesa degli sviluppi legali, si registra in città una certa attenzione sugli esiti del progetto Burchio verso il quale nei giorni scorsi, come riferito, diverse imprese hanno guardato con rinnovato interesse alle potenzialità occupazionali che da esso deriverebbero. Non a caso alcuni tra imprenditori edili ed artigiani hanno messo il loro nome sotto una petizione da indirizzare al comune affinchè dica di si all’iniziativa privata che prevede un complesso turistico residenziale e 5 stelle: hotel, spa, centro diagnostico, impianti sportivi, un villaggio con villette, un parco di 17 ettari.

Si sono mossi anche Confindustria e Uil. La sezione edili degli industriali non entrando nel dettaglio delle scelte amministrative invita però a leggere i numeri della crisi quando verranno adottate delle decisioni tali da decidere del futuro di tante imprese locali. Merita attenzione anche per la UIL un progetto su cui saranno sicuramente prese tutte le tutele ambientali ed in grado di portare prima lavoro per le imprese della zona, poi ancora lavoro per chi sarà impiegato nel complesso turistico di qualità.

L'impressione che si ha girando per Porto Recanati è che ancora prima che la signora Karmalyuk, manager della Coneroblu, proponesse una sorta di "offensiva dell'ottimismo" e di invito al buon senso, ci siano già da tempo più settori, anche trasversali al loro interno, pro Burchio, di quanti contrari. Anche all'interno di quelle "forze" politiche cui alcuni esponenti sparano a zero, mentre altri sono più riflessivi e attenti a valutare pro e contro.