PORTO RECANATI – Nel corso della conferenza stampa della Coneroblu in cui è stato ribadito che la società non ha la minima intenzione di abbandonare il progetto del Burchio e che questi non sarà “traslato” a Loreto, la signora Karmalyuk, manager della società ha comunque confermato che con l’amministrazione loretana sono stati avviati dei contatti e che questi esulano dalla realizzazione del Burchio e che puntano ad altra tipologia realizzativa.DSCF0950

Un certo interesse però a Porto Recanati, per cosa combini l’amministrazione comunale di Loreto, c’è. E’ noto che da anni la zona di confine del Piazzardeto è terreno di polemiche tra le due amministrazioni (centri commerciali sulla linea confinaria, viabilità loretana che “entra” fin sull’uscio di Porto Recanati con relativi problemi di circolazione, la questione dei fossi che confluiscono nella rete locale, etc.).

Preoccupa ora il destino della collina che costeggia la piana di Montorso e che avvolge un pezzo di Porto Recanati. Per chi volge le spalle al mare da Porto Recanati quel paesaggio ha ancora un suo valore e stando a quanto deliberato da Loreto di recente rischia di diventare un “affaccio” edilizio sul mare, una sorta di terrazzo loretano sul confine dei due comuni.

La Coneroblu ha manifestato un certo interesse per alcune lottizzazioni, tanto che ci sono stati incontri con il sindaco Paolo Nicoletti ed il suo vice Paolo Casali.

Fin qui tutto legittimo, e da parte delal cittadinanza porto recanatese solo la preoccupazione che la “collina della fornace”, più conosciuta così, diventi un agglomerato urbano, anche questo sulla porta di casa visto che viabilità di riferimento si scaricherebbe sul comune rivierasco (e parlando di scarichi anche quelli della rete fognaria …). Molto si era speso l'ex assessore Sirocchi per far mettere in ordine un certo disordine confinario di Loreto, anche l'ex sindaco Ubaldi aveva espresso perplessità sull'antropizzazione eccessiva di Loreto fin sulla linea del comune adriatico.

Ora arriva questa lottizzazione di confine di Loreto, che non piace ad Italia Nostra che ha emesso una nota in merito.

“Approvata con capriola la cementificazione di Montorso”, scrive Italia Nostra.

“Appresa la notizia della delibera approvata dalla Giunta Comunale di Loreto in data 7 agosto 2014, n.145 –prosegue la nota- con cui sarebbe stata approvata definitivamente la cementificazione da tempo contestata a Pizzardeto di Loreto, ci è sembrato di tornare ai tempi della cosiddetta prima repubblica quando si approfittava del periodo estivo per far passare le delibere che si voleva, contando sul rilassamento vacanziero dei vari interlocutori. Ma così non è stato! Sulla ben nota vicenda della lottizzazione della ex fornace di Pizzardeto a Montorso di Loreto e del territorio circostante, soggetto a tutele di vario tipo, vi sono stati tre recenti pronunciamenti contrari alla cementificazione: la Provincia di Ancona che con una lettera del 15 luglio 2014 ha segnalato la necessità di procedere con la preventiva Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la preventiva Verifica di Impatto Ambientale (VIA); la Conferenza dei Servizi del Comune di Loreto il 22 luglio 2014 che si concluse affermando che un ente sovraordinato quale la provincia di Ancona aveva tracciato una linea ben definita e ben chiara e cioè quella di sottoporre il piano di recupero alla VIA e alla VAS. il parere negativo espresso dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche in sede della citata Conferenza dei Servizi. Abbiamo pertanto scritto al sindaco di Loreto chiedendo il motivo della capriola amministrativa e che cosa sia accaduto tra il 22 luglio ed il 7 agosto 2014, un evento tanto importante da far decidere al sindaco di Loreto di approvare senza VAS e senza VIA 30.000 metri cubi di nuova cementificazione! E’ apocrifo il verbale della conferenza dei servizi del 22 luglio u.s. o è apocrifa la delibera n. 145 del 7 agosto? Sono caduti in confusione i funzionari che prima hanno scritto una cosa e poi l’esatto opposto? O c’è qualche più sconosciuta motivazione che ha indotto l’amministrazione ad ignorare il proprio parere (Conferenza Servizi), quello dell’ente sovraordinato e della Soprintendenza da cui peraltro non si può prescindere? Perché il Comune di Loreto, invece di tutelare l’ambiente e la salute applicando l’art. 9 e 32 della Costituzione, come suo dovere, approva la cementificazione del territorio che appartiene ai cittadini, per di più creando, a nostro parere, una incredibile plusvalenza a favore del privato?