PORTO RECANATI - Dopo averlo fatto informalmente e' arrivata la risposta ufficiale da parte della dottoressa Tiziana Bentivoglio, direttore del Dipartimento di Prevenzione Asur 3 Marche, alla mia richiesta di chiarimenti su come è stata gestita la questione relativa al sospetto caso di ebola e quali provvedimenti più in generale vengono presi a tutela della salute pubblica in un territorio come Porto Recanati dove esiste una struttura multietnica come l'Hotel House.Montali-fascia-in-piedi

Una risposta nello specifico tranquillizzante in quanto non si tratta di ebola e nel contempo di monito nei confronti dei genitori italiani.

"Relativamente alla preoccupazione per la salute dei bambini italiani e stranieri che frequentano le scuole di Porto Recanati - mi scrive la dottoressa Bentivoglio - ritengo necessario sottolineare che la vera preoccupazione in ordine alla prevenzione delle malattie infettive trasmissibili, riguarda in questo momento
la disaffezione dei genitori italiani che decidono di non sottoporre a vaccinazione i propri figli, sottostimando il rischio di malattie come il tetano, la pertosse, la poliomielite, la difterite ecc., contrariamente ai genitori stranieri che, probabilmente, hanno più consapevolezza di tali malattie in quanto pesantemente presenti nel loro paese di origine."

Come amministratore ritengo mio dovere sottolineare come sia pericolosa la polemica che qualcuno sta cercando di portare avanti, procurando, senza alcun valido motivo, allarme nella popolazione fornendo notizie tra l'altro non vere. La donna ricoverata a Civitanova per il sospetto caso di ebola, non risiedeva
all'hotel House. Cosa questa nota fin dall'inizio ma che qualcuno ha voluto strumentalmente ignorare.
La salute pubblica non può essere oggetto di speculazioni politiche e non è la prima volta che accade, come oramai i cittadini avranno notato.

(la donna nigeriana, da tempo si è cancellata dall’anagrafe civitanovese e alle forze dell’ordine risulta ospite di una famiglia all’Hotel House, questo quanto dichiarato da autorità sanitarie e di polizia alla stampa, ndr)