PORTO RECANATI – Alla manifestazione dei concessionari degli chalet di ieri, non c’era alcun amministratore, 10633462 749688911744344 5982031838659379004 oe la cosa non deve stupire in quanto era una iniziativa specifica dei titolari dei balneari, ma a qualcuno l’assenza, o quanto meno il sostegno dall’esterno da parte del comune, è stata fatta notare.

Da parte dell’amministrazione comunale si specifica che nessuno l’aveva invitata e che comunque non avrebbe presenziato in quanto preferisce lavorare in sinergia con la Regione per trovare soluzioni.

Premesso che la manifestazione è stata di una compostezza esemplare in cui confronto e dialogo, pur nello spirito critico delle parti, sono prevalsi ( a parte quando sul piazzale si è palesato il Governatore Spacca che non si è fermato a parlare con i bagnini e questi hanno … rumoreggiato), non ci pare, che tra Regione e Comune ci sia … assonanza, sia per quanto detto durante l’incontro che leggendo le note seguenti.

Nota di Gian Mario Spacca, Governatore Regione Marche

La Regione ha concesso per la difesa della costa di Porto Recanati ingenti risorse. E’ compito e responsabilità del Comune far sì che tali fondi siano messi a frutto e i lavori vengano completati. È infatti l’amministrazione comunale, quale soggetto attuatore, a dover gestire i rapporti con l’impresa appaltatrice e vigilare affinché i lavori siano realizzati e completati. Quanto alla Regione, ripeto, l’impegno e la concretezza delle azioni sono stati massimi. Ricordo infatti che il governo regionale ha messo a disposizione del Comune di Porto Recanati, per i lavori nella zona sud, 4,2 milioni di euro derivanti dall’Accordo di programma per la difesa del suolo e la mitigazione del rischio idrogeologico sottoscritto nel 2010 con l’allora ministro Prestigiacomo, risorse che hanno consentito di appaltare le opere. Ma ha fatto anche di più, reperendo ulteriori fondi da residui 2013 e con uno stanziamento nel maggio 2014, per interventi specifici nella zona di Scossicci. Queste risorse, che ammontano a 480mila euro, sono già state erogate e sono dunque nelle casse del Comune. Al quale, ora, chiediamo conto dello stato dell’arte e dell’utilizzo dei fondi messi a disposizione dalla Regione”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, sugli interventi a difesa della costa a Porto Recanati.10599408 749712841741951 8436434105868829183 n

Nota del sindaco Sabrina Montali

La tutela della costa nella Regione Marche e in particolare nel Comune di Porto Recanati non ha bisogno di azioni volte a individuare e addebitare responsabilità . Al contrario lo spirito di collaborazione che da sempre anima questo Comune e in particolare l’attuale Amministrazione comunale rappresenta un valore che può contribuire al perseguimento del bene comune.

Grande è stato l’impegno della Regione Marche nella ricerca dei finanziamenti da destinare agli interventi sulla costa di Porto Recanati. Si tratta di somme importanti affidate alle capacità tecniche della stessa Regione cui è affidata, nell’ambito dell’accordo con il Ministero dell’Ambiente, la progettazione delle opere, la direzione dei lavori ed il collaudo.

Il Comune di Porto Recanati ha accettato, pur nella limitatezza delle risorse umane disponibili, il ruolo di stazione appaltante e di responsabile del procedimento, ruolo dignitosamente condotto giungendo fino alla stipula del contratto di appalto.

La ditta aggiudicataria sta muovendo una serie di rilievi al progetto, alla direzione lavori ed al responsabile del procedimento e ciascun soggetto coinvolto sta adottando le decisioni con piena assunzione di responsabilità.

L’amministrazione comunale non ha mai messo in discussione la qualità del progetto neanche quando la diversa tipologia degli interventi previsti dal nuovo piano della costa ha sollevato qualche dubbio sull’efficacia del cosiddetto ripascimento.

Non ci resta dunque che respingere il tentativo di denigrare l’azione del Comune, che ha già reso il conto tempo per tempo dei finanziamenti ricevuti. Vogliamo piuttosto consolidare tutte le forme di concertazione istituzionale che il governo della cosa pubblica impone.