PORTO RECANATI – 15 giorni. Questo il tempo che la Coneroblu concede al comune per portare in consiglio comunale l’approvazione della variante per la lottizzazione del Burchio. Trascorso questo tempo, la società che intende realizzare un albergo e un resort a cinque stelle (la Provincia ha dato il via libera definitivo), muoverà un’azione legale risarcitoria che parte da una base di 6 milioni di euro (tanto ha già investito la società per acquisire i terreni), cui aggiungere poi i danni per il mancato realizzo dell’investimento (63 milioni), e qui la calcolatrice …. Impazzisce.

In caso di soccombenza del comune, per il bilancio di Porto Recanati sarebbe la bancarotta e sorvoliamo sulle conseguenze politiche.resort-porto-recanati-coneroblu-1

Dunque la manager Lidia Karmalyuk, rappresentante la Conero Blu, non ha più voglia di aspettare le manfrine del comune rivierasco e ha indirizzato alla giunta Montali una dura lettera corredata da pareri legali. Ci hanno lavorato l’avv.to Luciano Pantanetti che rappresenta la società, e ed Ermanno Calzolaio, ordinario dell’Università di Macerata, esperto in materia.

Nella lettera la Conero Blu fa appello alla buona fede, alla prudenza e al rispetto. E le argomentazioni del parere legale dell’avv. Calzolaio indicano che non esistono possibilità di ripensamento da parte del comune sulla variante, e sentenze alla mano, certifica questa condizione.

I rischi cui si espone la giunta Montali (ed ai quali pone anche la città) sono enormi e non ammettono passi falsi.

E’ notorio che il programma elettorale della coalizione Noi per Porto Recanati era contrario al Burchio (anche se non tutti erano proprio così manifestatamente convinti …), e molto si è discusso sull’argomento anche dopo le elezioni.

Ma un conto, come sottolinea la Conero Blu, è impedire la realizzazione per opportunità politica, un altro avere accampato a suo tempo semmai, la possibilità di recedere motivando con una mancanza di pubblico interesse, che comunque avrebbe aperto la via all’indennizzo.

Sulla lettera e sulla documentazione c’è stata già una riunione di maggioranza. Il sindaco Montali sinora ha sempre detto che vuole studiare a fondo la questione prima di prendere ogni decisione.

Ora con la lettera della Coneroblu lo scenario cambia e in due settimane di decide il futuro del progetto e di pari passo anche quello della coalizione che al momento regge le sorti del comune.

Ci sarà un si, con le ovvie ripercussioni politiche interne, o si respingeranno al mittente le considerazioni della Coneroblu, esponendo il comune ad una causa da 70 milioni di euro?