Nota della Regione Marche

“Lo scaricabarile non è un esempio di buona amministrazione, mentre il coraggio dovrebbe essere la virtù di ogni buon amministratore: Il Comune svolga il suo ruolo, decida e proceda, perché non realizzare un’opera pubblica, pur in presenza delle risorse necessarie, grida vendetta”.

È quanto replica al sindaco di Porto Recanati, l’assessore alla Difesa della Costa, Paola Giorgi, in merito al mancato ripascimento del Lido delle Nazioni. 10507139 749689908410911 7395100144065679010 o

“È la stazione appaltante che deve prendere le decisioni, non la direzione dei lavori – ricorda la Giorgi al sindaco Sabrina Montali – La stazione appaltante è il Comune, la Regione ha la direzione dei lavori e attende le decisioni del Comune che ha affidato l’appalto, in base a regole forse discutibili, con un ribasso del 29 per cento, che ora la ditta cerca di recuperare, con inevitabili ritardi sull’esecuzione dei lavori”.

L’assessore ripercorre la vicenda: “L’intervento a Lido delle Nazioni (4 milioni e 120 mila euro) è stato approvato dal Commissario straordinario per la gestione dell'Accordo di programma tra la Regione Marche e il ministero dell'Ambiente del 2010, relativo alla difesa del suolo. Come da convenzione, il progetto è stato realizzato dalla Regione, mentre il Comune s’è riservato la funzione di stazione appaltante. L’amministrazione comunale ha quindi svolto la gara, affidando l’appalto alla ditta vincitrice sulla base del progetto regionale che la stessa amministrazione comunale ha validato, ridendolo meritevole e idoneo. Nel momento in cui ha consegnato i lavori sono iniziate le richieste pretestuose della ditta che ha fatto un ribasso eccessivo rispetto agli impegni presi, accettando l’esecuzione delle opere. Ora il Comune, che ha affidato l’appalto, deve prendere la decisione se andare avanti con l’impresa o risolvere il contratto. La Regione, cioè la direzione dei lavori, non ha alcun titolo a intervenire in questa fase, in quanto riguarda i rapporti contrattuali tra Comune e impresa e nonostante ciò è proprio la Regione che lavora per trovare una soluzione, che però può essere solo il Comune ad attivare . Il direttore dei lavori, dovrebbe essere noto a un amministratore pubblico, è una figura che deve far eseguire all’impresa quanto il Comune ha appaltato. Ma se i lavori non partono, la Regione non può svolgere le funzioni di direzione e collaudo che le competono e, soprattutto, mettere in campo ulteriori fondi. La verità è che il Comune non ha il coraggio di trovare una soluzione per sbloccare l’intervento e gestire le eventuali controversie”.

"Mi trovo costretta anche a comunicare al sindaco Montali – continua l’assessore - che, nonostante ciò che afferma, le ulteriori risorse che la Regione ha recentemente messo a disposizione del Comune, pari a 467mila euro, attivate per specifici interventi da realizzare in una tempistica precisa e stabilita nei decreti, non sono state ancora rendicontate. La invito, anzi, a procedere celermente in tale direzione, per rispetto dell’amministrazione regionale”.

“Scaricare le colpe sulla Regione, che ha fatto tutto quanto le compete e, diligentemente, anche molto di più, non aiuta a trovare uno sbocco alla vicenda - conclude la Giorgi - ma appesantisce solo le conseguenze che i cittadini e le attività economiche di Porto Recanati devono ancora subire per i tentennamenti dei propri amministratori comunali”.