Di Chiara Traferri, moderatrice ed organizzatrice del convegno

PORTO RECANATI - Sovranità monetaria per uscire dalla crisi e rilanciare l’economia, questo il tema dell’importante convegno tenutosi ieri pomeriggio a Porto Recanati, promosso – assieme al Laboratorio Impresa ed Etica dell’Università di Teramo -  dal docente teramano Claudio Moffa, autore del libro Rompere la gabbia:sovranità monetaria e rinegoziazione del debito contro la crisi.

Tutti nomi illustri, quelli che hanno partecipato al convegno dal titolo “contro la crisi una sola soluzione: sovranità monetaria”.moneta

Paolo Tanga, direttore emerito della Banca d’Italia, Gennaro Varone, magistrato della procura di Pescara, Fabrizio Antolini docente di economia all’università di Teramo, Tiziano Tanari, famoso industriale marchigiano e presidente MMT marche, Graziano Paccapelo, altro famoso industriale marchigiano, presidente dell’associazione “salto nel futuro”, ed infine Claudio Moffa, hanno illustrato i loro punti di vista sull’attuale situazione economica in declino, convergendo, seppur con alcune differenze di opinioni, sulla necessità di riacquisire la sovranità monetaria (il diritto,cioè, dello Stato di emettere  moneta), come input iniziale per il superamento della crisi nazionale.

Le tematiche trattate, relative principalmente alla possibile uscita dall’Eurozona, hanno fatto riflettere i quasi cento presenti sulle modalità di controllo che la BCE esercita sulla nostra economia, da cui la necessaria esigenza di un ritorno ad una banca statale a cui venga attribuito il potere di emettere moneta. Un convegno di quasi tre ore, non sponsorizzato a cui non è stato nemmeno concesso (ancora senza

motivazione scritta), il richiesto patrocinio gratuito della città di Porto Recanati, ma che è riuscito a tenere tutti i presenti con il fiato sospeso visto l’entusiasmo e la ‘passione’ dei relatori nell’illustrare in termini semplici le questioni delicatissime come quelle dei rapporti tra stato e banche.

Un vero peccato che è sempre così difficile trovare l’appoggio delle amministrazioni locali nel pubblicizzare tali “intrattenimenti culturali” e ancor più grave che neanche uno degli amministratori del comune di Porto Recanati (ad esclusione del consigliere comunale di opposizione Giammario Poeta, M5s Porto Recanati) sia stato presente al dibattito, malgrado la ricezione di un invito personale.

Si auspica una maggiore partecipazione istituzionale per i prossimi e numerosi dibattiti che si intendono effettuare in questa regione, sulla medesima questione, al fine di informare i cittadini interessati su alcune e ponderate vie d’uscita alla crisi, sganciate dal panorama politico attuale.