PORTO RECANATI – Ci si aspettava una sala Biagetti straripante visto il grande interesse che sta suscitando il dibattito intorno al Burchio, ma o il maltempo, o un passa parola che non ha raggiunto tutti, in molti sono mancati a questo appuntamento promosso dai bagnini ed al quale erano state invitate le associazioni di categoria con lo scopo di confrontarsi con i rappresentanti della Coneroblu e fugare dubbi, acquisire certezze.DSCF5848

Uno degli elementi che più stuzzicava l’interesse dei bagnini ruotava intorno alla disponibilità di avere al proprio fianco un partner importante (in termini di finanziamenti) per le scogliere, tema sul quale già due settimane fa la Coneroblu avevo spalancato una porta durante l’assemblea promossa dal movimento “Porto Recanati a Cuore”.

"Se non c'è la spiaggia, anche l'investimento ne risente e il turista va altrove", hanno detto gli esponenti della Coneroblu confermando di voler essere al fianco dei bagnini.

Altro argomento che doveva motivare una massiccia presenza di operatori commerciali era rappresentato dal rilancio che la città vivrebbe, prima con il cantiere (occupazione per 4/5 anni e di riflesso economia che ha nuovi impulsi verso i consumi interni) poi con il movimento turistico che si indirizzerebbe verso gli operatori commerciali della città.

Tutto denaro che rimarrebbe a Porto Recanati, si è detto, per una nuova spinta all’economica locale. Ma di denaro ce ne sarebbe anche per il comune che tra oneri di urbanizzazione subito, tassazioni annue poi, metterebbe in cassa importanti somme da destinare poi ad investimenti proprio sul territorio.

Come nelle precedenti assemblee sull’argomento, è mancato però l’interlocutore pubblica amministrazione, che ha già detto no alla variante ed avviato la procedura di annullamento degli atti per vizi di illegittimità.

DSCF5847La Coneroblu ha posto l’accento su questo aspetto della mancanza di un confronto, non solo pubblico, ma anche con la stessa società da parte del comune.

“Un muro alzato che non porterà da nessuna parte e già qualcuno sta prendendo le distanze”, hanno sottolineato i rappresentanti della Coneroblu quando ad un certo punto hanno detto che “abbiamo testimonianze di firme poste da alcuni cittadini su una petizione contro il Burchio, ai quali erano state raccontate ben altre storie”.

In parte la riunione ha visto la Coneroblu ripercorrere nuovamente le modalità che hanno portato al progetto Burchio, fornendo anche nuovi elementi e riservandosi di porne sul tavolo, ma in altre sedi, di ulteriori.

La triade Biagioli/Pantanetti/Buongarzoni ha risposto a diversi quesiti posti e che vertevano sulla solidità economica della Coneroblu, sullla “carta d’identità” dei finanziatori, spiegando anche che non ci sono pendenze con le Opere laiche Lauretane per la questione del marciapiede e specificando che questo, secondo gli accordi, andrà completato con un pedonale attrezzato sul ponte ma che per farlo, andandosi ad intervenire su un manufatto della Società Autostrade l’iter è lungo, ma la realizzazione comunque prevista e da attuare.

Si è anche risposto sulla qualità della tipologia di turismo che il resort con annesso albergo porterà.

“Basta con questi russi che finanziano, solo russi che arrivano. I finanziatori sono USA, il turismo che si vuole portare e internazionale, per un movimento tutto l’anno” hanno sottolineato gli esponenti della Coneroblu che sul come andrà intercettato hanno spiegato che una delle più grandi agenzie di promozione del turismo è già stata interessata alla grande campagna che andrà realizzata per motivare il perché scegliere Porto Recanati, quale offerta del territorio circostante rappresentare in termini di svago, arte, cultura, etc.. .

Respinto dai rappresentanti della Coneroblu l’accostamento Burchio destino finale un altro Hotel House, epilogo che in diversi hanno evocato.

“L’House è un condominio di centinaia di famiglie dove ognuno rappresenta se stesso, qui c’è un investitore unico, decide solo lui, e ha detto che in quella sede si fanno un albergo ed un resort, no un condominio”, hanno con forza ripetuto i tre rappresentanti della Coneroblu.

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Un passaggio interessante è stato relativo all’approvazione della variante così come dovrebbe andare in consiglio comunale. Circa i timori da più parti paventati di un’aggressione al suolo, la società ha specificato che dopo l’eventuale passaggio in consiglio, si va alla Valutazione d’Impatto Ambientale, ulteriore passaggio che avvia una procedura di massimo controllo.

Da parte della Coneroblu è stato rimarcato il forte interesse a che l’investimento maturi a Porto Recanati e farà valere i suoi diritti in tutte le sedi. Detto anche a chiare note che certe prese di posizione e certo toni assunti non fanno il bene della città.

La Coneroblu a domanda, ha glissato (ma l’avv. Pantanetti sorrideva,) circa l’azione risarcitoria che la società intenderebbe avviare in caso di conferma del no.

Dal comune intanto è partita la comunicazione alla Coneroblu di annullamento in autotutela dell’approvazione dell’accordo procedimentale per la variante del Burchio. 15 giorni per le controdeduzioni, entro il 16 novembre la chiusura del procedimento.

C’è attesa invece per sapere dei pareri dei due legali interpellati dal PD. L’incontro per esaminare le relazioni pare slittato a mercoledì, non sarà un incontro pubblico, ma aperto ai consiglieri di maggioranza.