PORTO RECANATI – Ieri sera, per circa tre ore, si sono accese le luci della pubblica illuminazione lungo il marciapiede del Burchio, insieme ad alcuni led che delimitano lo stesso.

La prova è stata condotta dalla Coneroblu e dall’Enel per verificare l’allaccio.

A prove eseguite, le luci sono state spente. Per riaccenderle l’Enel attende ora che il comune stipuli il relativo contratto.Capolinea-Burchio

Anche il marciapiede sarà motivo del contendere tra giunta Montali e Coneroblu. Quest’ultima l’ha realizzato, a proprie spese, nel quadro dell’accordo procedimentale stipulato con l’amministrazione Ubaldi.

La giunta Montali del progetto Burchio è noto non ne vuole sapere, tantomeno del marciapiede. Opera per la quale tra l’altro la Coneroblu ha avviato contatti con la Società Autostrade per poter intervenire sul ponte (di proprietà del gestore autostradale) per realizzare il passaggio pedonale di attraversamento ed arrivare alla congiunzione in sicurezza con la periferia di Porto Recanati.

Se, come si prevede, il progetto Burchio viene respinto, l’acquisizione del marciapiede, seppur a titolo gratuito, non può andare in porto, sarebbe un implicito "riconoscimento" del progetto complessivo. Ma il comune non può nemmeno mantenere in esistenza un’opera senza  acquisirla al patrimonio pubblico, a meno che non percorra la via dell’ordinanza di messa in pristino dei luoghi. Cioè, abbattete l’opera e riportate tutto a come era prima.

Con in arrivo un sequela di azioni da parte della Coneroblu, sia davanti al TAR che in sede giudiziaria per il “rigetto” del progetto del Burchio, non si esclude l’apertura anche di questo fronte del marciapiede.

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