Di Enzo Marangoni, consigliere regionale FI

PORTO RECANATI - Mentre la potenza del mare in queste ore è tornata a minacciare la costa maceratese, e l’inverno è appena iniziato, la Regione Marche ha licenziato una variante al Piano delle Coste “zoppa” e incompleta. I 10 emendamenti da em presentati, sono stati tutti respinti dal Pd e dai Verdi, martedi scorso in Consiglio Regionale.10896239 808070159239552 7810288517257104465 o

Da due anni seguo la problematica della distruzione degli chalet e dell’erosione costiera perché credo che l’economia locale verrà messa sempre più in ginocchio senza la presenza degli chalet che d’estate attirano decine di migliaia di turisti e creano un indotto economico fondamentale per l’economia marchigiana.

Gli emendamenti intendevano dare tempi certi sugli inizi dei lavori e su alcune tipologie di opere di difesa del litorale, ora ci si chiede: quando inizieranno i lavori? Pertanto quando termineranno? Qualcuno si è fatto scappare, parlando in Consiglio Regionale, 15-20 mesi, probabilmente un ottimista.

Si chiede perciò nel frattempo quanti altri chalet crolleranno a mare. Perché i burocrati regionali, che influenzano di fatto gli assessori regionali, si sono opposti alla soluzione proposta in consiglio regionale per risolvere la stasi esistente tra Regione e comune di Porto Recanati. Soluzione che avrebbe permesso ai proprietari degli chalet di apporre massi grandi o blocchi di cemento a tutela delle strutture almeno per i 2 anni che ci vorranno per avere scogliere o pennelli.

Il Pd è schiavo della burocrazia regionale che egli stesso ha potenziato e non si rende più conto che è a rischio il turismo e quindi l'economia e l'occupazione di intere zone importanti della regione.