PORTO RECANATI – In rosso c’è scritto che l’assemblea è riservata solo agli iscritti (ma sappiamo che ci sarà qualche invitato) e questo rivela come il PD sia intenzionato prima a lavare al suo interno i panni sporchi dopo le frizioni sia in casa che con la giunta Montali, poi decidere la linea da seguire con la maggioranza, senza però “osservatori” esterni.sede PD Porto R

Domenica mattina quindi (ore 9) assemblea chiusa, a parte qualche “privilegiato”. Certamente nella storia del PD o come si chiamasse prima non una bella immagine di trasparenza verso l’opinione pubblica. A nostra memoria non ricordiamo un’assemblea congressuale così rigida.

La segretaria politica giustifica questa scelta con il fatto che devono essere discusse senza fari puntati addosso questioni di una certa rilevanza per lo scenario amministrativo cittadino.

E’ chiaro che il PD andrà a decidere sui rapporti futuri con gli alleati di maggioranza e queste scelte, a nostro avviso, meritavano un congresso meno blindato.

Alla “Di Vittorio” dovrebbero presentarsi una novantina di iscritti (tanti hanno rinnovato il tesseramento) per dire la loro ma anche per surrogare quei membri del direttivo che si sono dimessi (otto!) in divergenza con la linea politica Cicconi, “usciti” in parte già nella fase preelettorale non condividendo il percorso della segreteria, altri non appena indicato il nome della Montali come sindaco.

L’ordine del giorno prevede altri adempimenti quali la nomina del nuovo tesoriere (questa è una scadenza statutaria) preceduta da una relazione sullo stato delle casse sociali e l’elezione del Collegio dei Garanti.

Ma l’attenzione è tutta proiettata sul dibattito prettamente politico e su quale nuovo assetto il partito si sarà con la sostituzione dei membri del direttivo.